Lunga intervista a La Repubblica con il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Tra gli argomenti trattati c’è spazio anche per il tema della dispersione scolastica e dell’orientamento, dopo il via libera alle linee guida.
“La scuola deve tornare ad essere luogo di serenità dopo la tensione emotiva causata dalla pandemia e dopo le conflittualità esplose in questi ultimi anni. Penso ad uno Stato-amico, ecco anche la scuola deve essere amica”.
Poi aggiunge: “Abbiamo appena approvato le linee guida sull’orientamento che introducono l’idea della personalizzazione dell’insegnamento e la figura del docente tutor alle medie e superiori”.
E ancora: “Stare vicino ai ragazzi è il ruolo dell’insegnanti e già oggi molti svolgono il compito dell’orientamento. Ma mi rendo conto che è diverso lavorare su una classe piuttosto che su un singolo alunno. Il tutor, in ogni classe e specificamente formato, avrà questa funzione aggiuntiva, dovrà farsi carico di chi ha maggiori difficoltà di apprendimento o disagio psicologico lavorando in team coi colleghi, suggerendo percorsi e supporti specifici, dialogando con le famiglie”.
Poi aggiunge: “Penso a quanto realizzato nelle banlieue in Francia, mi incontrerò presto con il ministro francese per sperimentare anche da noi classi da 10 alunni invece che 20-25 nei contesti più difficili. All’Ocse ho portato la proposta di creare una banca dati sulle migliori pratiche nella lotta alla dispersione scolastica. Mentre ho appena istituito una commissione di esperti sul bullismo che è una delle cause dell’abbandono, per trovare soluzioni”.