“Il Ministero del Merito vuole valorizzare i talenti di ciascuno. Le abilità con una didattica personalizzata”.
Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso del suo intervento per Talent Garden
Tutto questo, secondo Valditara, si avrà “con la creazione di un docente tutor che con una logica di team si prenda carico di quei ragazzi che hanno più difficoltà o che devono accelerare“.
Una riforma, quella dell’orientamento, “che vogliamo portare a compimento – prosegue il Ministro –. Vogliamo raggiungere ovviamente anche le famiglie. Vogliamo che fra docenti e studenti si crei quel rapporto di cooperazione, il docente deve essere il consigliere degli studenti e delle famiglie per consentire ai ragazzi di avere il miglior futuro possibile”.
Riforma orientamento
Per quanto concerne l’orientamento, ricordiamo che il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il decreto ministeriale e le linee guida corrispondenti.
Per quanto riguarda gli obiettivi previsti da questa riforma. Il Ministero li organizza nel modo seguente:
– rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione e formazione, per consentire una scelta consapevole e ponderata a studentesse e studenti che valorizzi i loro talenti e le loro potenzialità;
– contrastare la dispersione scolastica;
– favorire l’accesso all’istruzione terziaria.
Il nuovo orientamento deve garantire un processo di apprendimento e formazione permanente, destinato ad accompagnare un intero progetto di vita.
La riforma, ricordiamo, è stata approvata entro il termine previsto dal PNRR, fissato al 31 dicembre 2022, dopo aver consultato le Organizzazioni sindacali e avendo recepito la quasi totalità delle osservazioni formulate dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).
Dall’anno scolastico 2023/2024 vengono introdotte per le Scuole secondarie di I grado e per il primo biennio delle Secondarie di II grado, per ogni anno scolastico 30 ore di orientamento, anche extra curriculari; per l’ultimo triennio delle Secondarie di II grado, 30 ore curriculari per ogni anno scolastico.
In questo modo viene ulteriormente ampliata la riforma prevista dal PNRR, che stabiliva, invece, 30 ore curriculari solo per le classi quarte e quinte delle Secondarie di II grado.
Le 30 ore, bisogna evidenziare, possono essere gestite in modo flessibile nel rispetto dell’autonomia scolastica e non devono essere necessariamente ripartite in ore settimanali prestabilite.
Nelle classi terze, quarte e quinte i percorsi di orientamento sono integrati con i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), nonché con le attività di orientamento promosse dal sistema della formazione superiore, di cui al successivo punto 12.3, e con le azioni orientative degli ITS Academy.
Le linee guida pubblicate pochi giorni fa si specifica che i moduli di 30 ore non vanno intesi come il contenitore di una nuova disciplina o di una nuova attività educativa aggiuntiva e separata dalle altre. Sono invece uno strumento essenziale per aiutare gli studenti a fare sintesi unitaria, riflessiva e interdisciplinare della loro esperienza scolastica e formativa, in vista della costruzione in itinere del personale progetto di vita culturale e professionale, per sua natura sempre in evoluzione.
Ogni istituzione scolastica e formativa individua i docenti di classe delle Scuole secondarie di I e II grado, chiamati a svolgere la funzione “tutor” di gruppi di studenti, in un dialogo costante con lo studente, la sua famiglia e i colleghi, svolgendo due attività:
- aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-Portfolio personale;
- costituirsi “consigliere” delle famiglie, nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali.
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