Oggi, 23 febbraio, non si parla d’altro: al centro delle polemiche c’è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha condannato il gesto di Annalisa Savino, dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci, che ha scritto una circolare collegando le aggressioni di sabato 18 febbraio al liceo Michelangiolo alle violenze fasciste.
Per Valditara la dirigente scolastica non avrebbe dovuto esporsi in questo modo e “politicizzare” la questione. Il capo del dicastero di Viale Trastevere ha anche lasciato spazio a eventuali provvedimenti da prendere contro di lei. Su questo punto si è scatenato un putiferio: i docenti della scuola hanno espresso solidarietà verso la preside, come riporta La Repubblica.
La solidarietà di Nardella
“Se saranno presi provvedimenti verso la preside, seguiremo tutti lei, chiederemo tutti il trasferimento”, ha detto la prof Silvia Bianchi di inglese fuori dalla scuola. All’istituto è giunto oggi anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha condannato duramente le parole di Valditara esprimendo di persona la sua solidarietà a Savino: “Gravissime, offensive, inaudite le parole di Valditara, indegno di rivestire il ruolo di Ministro della scuola”.
“Questo Governo non ha trovato il tempo neanche per una minima condanna dell’aggressione dei membri di Azione Studentesca ai due studenti minorenni del Liceo Michelangelo ma non ha perso un attimo per intimidire una dirigente scolastica. Toni intimidatori lesivi dei principi costituzionali dell’autonomia scolastica e della libertà di pensiero. Dopo la ferita del pestaggio al Liceo Michelangiolo la città di Firenze viene offesa da giudizi irricevibili che mortificano il dibattito democratico e civile e il mondo della scuola. L’Italia non ha bisogno di un ministro censore d’altri tempi, ma di un ministro che promuova il rispetto, il dialogo e la non violenza nella scuola italiana. Il ministro Valditara si scusi o si dimetta”, ha dichiarato il primo cittadino.
Nel frattempo fuori dalla scuola si è creato un capannello di docenti che hanno discusso della questione. La vicepreside Alba Banchetti ha accolto il sindaco e insieme hanno riletto i passaggi salienti della lettera. Nardella ha anche condannato gli autori di uno striscione contro Savino di ispirazione neofascista. In una foto postata dallo stesso sindaco si vede anche che qualcuno ha bruciato la circolare della preside davanti a questo striscione.
Lo striscione di ispirazione neofascista contro la preside del Da Vinci #AnnalisaSavino poco prima della censura del ministro #Valditara, è un fatto grave per la tenuta democratica. Intervengano le più alte cariche dello Stato per fermare questo clima intimidatorio nel Paese. pic.twitter.com/SF93B0uOu7
— Dario Nardella (@DarioNardella) February 23, 2023
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