Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha partecipato alla puntata di oggi, 23 febbraio, di MattinoCinque, programma di Canale5. Qui ha attaccato Annalisa Savino, dirigente scolastica del liceo Da Vinci di Firenze, che ha scritto nei giorni scorsi una circolare a proposito dell’aggressione “squadrista” avvenuta il 18 febbraio al liceo Michelangiolo, sempre a Firenze.
“Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”, ha scritto la preside nel documento.
Poi il capo del dicastero di Viale Trastevere ha discusso in merito alle minacce di morte che hanno avuto proprio lui come oggetto durante l’occupazione di un liceo di Torino: “Non mi preoccupano ma ritengo che si stia creando un brutto clima. Occorre abbassare i toni della polemica. Mi aspetto dall’opposizione solidarietà nei confronti di queste deliranti minacce, al momento non è arrivata. La aspetto anche dalla preside che ha scritto questa missiva. Vediamo se mi scrive”, ha detto Valditara.
Quest’ultimo ha poi parlato nuovamente del concetto di merito, a lui caro: “Merito non vuol dire premiare i più bravi, questa è un’interpretazione sbagliata della sinistra. Lo dice la stessa Costituzione, valorizzare i talenti di ciascuno, le abilità di tutti. La scuola è classista, l’ascensore sociale è bloccato dagli anni Settanta. Chi nasce povero continua a esserlo. Prevederemo dei docenti tutor che coordineranno la personalizzazione dell’istruzione, perché quelli che si annoiano a scuola perché molto bravi possano accelerare, perché chi ha difficoltà possa essere aiutato. Parliamo di cose serie, concrete. Uniamoci tutti per garantire un futuro ai nostri giovani, noi abbiamo già iniziato”.
Valditara sui danni post-occupazioni
Il ministro ha discusso anche della decisione di garantire agli insegnanti la difesa da parte dell’Avvocatura di Stato, gratis: “Ho lanciato l’idea dei lavori socialmente utili, sono un momento di responsabilizzazione, di maturazione. Ci sono stati casi molto gravi di aggressioni ai docenti. Ho voluto che l’Avvocatura dello Stato fosse a loro disposizione. Non dobbiamo lasciare soli i docenti, i presidi, chi svolge una funzione essenziale”.
“Dobbiamo recuperare il concetto di autorità legittima, che va rispettata. Stiamo lavorando per far sì che il docente sia autorevole, consapevole della propria dignità e della propria autorevolezza. Non possiamo accettare che un docente venga minacciato, aggredito. Vogliamo riportare serenità nelle classi. Poi, dopo le occupazioni di solito ci sono danni per milioni di euro. Non dobbiamo più tollerare tutto ciò, chi sbaglia paga e chi danneggia deve pagare”, ha concluso Valditara.
, , https://www.tecnicadellascuola.it/feed,