Valentina Aprea lascia Forza Italia

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Dopo l’esito della partita dei sottosegretari del Governo Meloni (raccontata e commentata da Tuttoscuola in un articolo che sta raccogliendo molti apprezzamenti), da cui è rimasta esclusa, Valentina Aprea considera conclusa la propria quasi trentennale esperienza nel partito fondato da Silvio Berlusconi. Non si limita a lasciare la carica di responsabile Scuola, abbandona del tutto Forza Italia.

Secondo quanto risulta a Tuttoscuola, fino a poche ore prima del Consiglio dei Ministri di ieri che ha varato le nomine, la Aprea figurava nella lista consegnata da Forza Italia alla Premier. Del resto era stato Silvio Berlusconi in persona a rassicurare la Aprea, all’indomani del risultato negativo delle elezioni politiche (la Aprea non è stata eletta per pochi voti nel collegio di Bergamo) per un incarico nel futuro Governo, considerate le sue competenze nel campo dell’istruzione, quasi esclusive all’interno del partito dopo la fuoriuscita di altri esponenti che se ne erano occupati, peraltro appoggiandosi sempre alla lunga esperienza della Aprea nel settore.

Nelle ultime ore prima del CdM qualcosa però è cambiato, e alla fine sono entrati nella squadra del Governo Meloni con le insegne di Forza Italia alcune new entries come Tullio Ferrante (sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti), Matilde Siracusano (Rapporti con il Parlamento) e Maria Tripodi (agli Esteri, a supporto del ministro Antonio Tajani). Conseguenza? La Aprea è rimasta fuori, e al Ministero dell’istruzione è stato nominato un solo sottosegretario (contro i tre del Ministero della Cultura, ad esempio). Una decisione che ha destato sorpresa in molti ambienti e tra molti stakeholders della scuola, e in alcune aree del sindacato, di associazioni professionali, di Confindustria, del Vaticano, etc.

Eletta nelle liste azzurre nel 1994, agli albori del partito, Valentina Aprea è sempre stata considerata una fedelissima del Cavaliere. Nella sua carriera politica si è sempre occupata di temi connessi all’educazione e alla formazione. Nel corso della sua esperienza parlamentare ha ricoperto diversi incarichi nel settore: dal 2001 al 2006 Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con delega all’Istruzione. Ha collaborato con il Ministro Moratti alla stesura della Legge 53/03 e dei decreti attuativi, introducendo nella legislazione italiana numerosi principi innovativi tra cui: il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione in sostituzione dell’obbligo scolastico, l’alternanza scuola-lavoro, la personalizzazione e la differenziazione dei piani di studio, la flessibilità dei percorsi, l’istituzione di un canale di istruzione e formazione professionale e di un Servizio Nazionale di Valutazione, l’introduzione di due lingue comunitarie con obbligo di studio della lingua Inglese fin dalla prima classe della scuola primaria.

Nella XVI Legislatura (2008-2013) è stata Presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera. Dal 2012 al 2018 è stata assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Cultura della Regione Lombardia, dove ha promosso con il Miur il bando Generazione Web, che ha impresso un importante slancio alla digitalizzazione delle scuole lombarde, e sviluppato la Dote Scuola a sostegno della libertà di scelta educativa.

Nel 2018 il ritorno alla Camera alla Commissione Cultura, Scienza, Istruzione in qualità di Capogruppo di Forza Italia. Ha presentato l’emendamento, poi divenuto legge, che favorisce gli apprendimenti della programmazione informatica (coding), nell’ambito degli insegnamenti esistenti. E’ stata tra i promotori della legge sugli ITS Academy, nuova denominazione degli Istituti Tecnici Superiori, che il Governo Meloni dovrà portare avanti nell’ambito del PNRR attraverso ben 19 decreti. Senza avvalersi, a quanto pare, della sua competenza in materia.

A meno che, avendo abbandonato Forza Italia e non rientrando quindi più nelle logiche del bilancino dei rapporti di forza tra partiti, il Presidente del Consiglio non decida di avvalersi della competenza della Aprea per rafforzare la squadra del ministro Valditara a Viale Trastevere…

, , Pubblicato da Orazio Francesco Niceforo
Dopo l’esito della partita dei sottosegretari del Governo Meloni (raccontata e commentata da Tuttoscuola in un articolo che sta raccogliendo molti apprezzamenti), da cui è rimasta esclusa, Valentina Aprea considera conclusa la propria quasi trentennale esperienza nel partito fondato da Silvio Berlusconi. Non si limita a lasciare la carica di responsabile Scuola, abbandona del tutto Forza […]
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