di Francesco Bottazzo
L’ultima impresa del primo cittadino di Venezia: «Mi sono comportato come qualsiasi cittadino». Vigile, spazzino, autista di tram. I collaboratori: «Sempre in prima linea». L’opposzione: «Così nasconde i problemi della città»
«Abbiamo fatto le selezioni per vedere se sapevano correre, saltare, tirare su i pesi… Qualcuno ride, ma adesso quando un nigeriano scappa e fa cinque chilometri, i nostri vigili giovani lo raggiungono, lo prendono e si sentono dire: “Ma chi siete?”. Siamo Batman», ama raccontare. Sarà stato il costume da Carnevale che ha indossato in uno dei suoi primi anni a Ca’ Farsetti, o la sicurezza un suo mantra da sempre, ma il primo Batman veneziano è il sindaco Luigi Brugnaro che giovedì ha bloccato uno straniero (ubriaco) che si era gettato nudo in Canal Grande per fare il bagno, sotto il ponte di Calatrava: non ha fatto in tempo a risalire sulla riva che si è trovato il sindaco davanti, tutt’altro che accomodante. «Mi sono comportato come qualsiasi cittadino», ha detto.
Gli altri casi
Del resto Brugnaro non è nuovo a simili situazioni. Appena eletto sindaco, nel corso di una passeggiata in zona stazione, prima è entrato in uno dei circoli africani considerato «off limits», poi ha cominciato a rincorrere due spacciatori che stavano scappando (senza però riuscirli a prendere). Vigile, spazzino (quando per presentare il nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta in centro storico ha indossato la divisa da netturbino, suonato i campanelli delle case e raccolto i sacchetti dell’immondizia sistemati sull’uscio delle porte), autista del tram (ha guidato la corsa inaugurale fino a Venezia): le giacchette che il sindaco ha nell’armadio di Ca’ Farsetti aumentano ogni giorno. Poi a casa, ha le altre, quelle da supereroe naturalmente. Ne sanno qualcosa gli abitanti di «Gotham city Venezia» che in uno dei Carnevali scorsi hanno visto arrivare Bat-Brugnaro, dopo che qualcuno sui social lo aveva paragonato all’eroe pipistrello dei fumetti per l’accensione di un mega-faro che si vedeva a chilometri di distanza per il centenario di Porto Marghera. «Un sindaco in prima linea», ripetono i suoi collaboratori. «Tutta scena, lo fa per nascondere i problemi della città», critica l’opposizione.
La proposta
Giovedì sera stava raggiungendo piazzale Roma con il suo motoscafo quando ha visto l’uomo tuffarsi in acqua, ha fatto fare dietrofront al pilota, è sceso a riva di corsa, e mentre i collaboratori chiamavamo la control room (la sala di controllo della polizia locale) per far intervenire una pattuglia dei vigili, il sindaco aveva già fermato l’uomo a cui arriverà la multa e un Daspo. «Se fosse passata la nostra proposta di legge — spiega —, una notte in cella nel nostro comando, sarebbe stata più efficace di una sanzione che chissà se riuscirà mai a pagare o di una denuncia a piede libero con tutto l’iter che ne segue».
L’aveva presentata alla Camera cinque anni fa: l’obiettivo era ridurre i reati come l’accattonaggio molesto, l’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, il danneggiamento di edifici pubblici e privati, gli atti contrari alla pubblica decenza e la prostituzione, attribuendo al giudice di pace penale la competenza per decidere sugli illeciti che riguardano la sicurezza urbana. La proposta è rimasta ferma ma nel frattempo ha fatto costruire sette camere di sicurezza videosorvegliate alla control room. «Noi — ripete — siamo pronti».
13 maggio 2022 (modifica il 13 maggio 2022 | 23:27)
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