Ventimiglia, bambino pestato e ridotto in fin di vita: indagati la nonna e il suo compagno

Ventimiglia, bambino pestato e ridotto in fin di vita: indagati la nonna e il suo compagno

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di Agostino Gramigna

La vittima ha 6 anni. L’uomo: Mi aveva disobbedito. Poi avrebbe confessato di essere stato lui a ridurre il bambino in quello stato. La lite e l’ombra degli abusi

La nonna gli aveva cucinato la bistecca impanata. Tesoro, pronto. Vieni a mangiare. Ma il nipote, di sei anni, non avrebbe risposto. Ci penso io, vado a cercarlo, ha echeggiato in casa la voce del nonno acquisito, G. C., settantenne. E si allontanato con in mano il bastone della tenda. Poco dopo questa sequenza dei fatti, cos come stata raccontata dalla nonna, M. A. C., lei e il suo compagno hanno portato il piccolo dal suo pap, che ha un esercizio commerciale nel centro di Ventimiglia. Il padre se l’ visto consegnare moribondo. Cosa successo? Ha chiesto a sua madre (la nonna del bambino). Un’auto lo ha investito, ha risposto.

Ci sono voluti alcuni giorni per mettere a fuoco la verit. Fino all’epilogo: ieri G. C. ha confessato di essere stato lui a ridurre il bambino in quello stato (fratture a otto vertebre e a un braccio, lesioni alla milza e un polmone collassato). Il piccolo ricoverato al Gaslini di Genova in coma farmacologico. E le sue condizioni non migliorano. Questa brutta storia, che promette di avere altri sviluppi, ha avuto inzio il 19 dicembre. Quella mattina il bambino era stato affidato alla nonna e, appunto, al suo compagno. La coppia aveva raccontato che per una distrazione aveva perso di vista il piccolo e che poi lo aveva ritrovato vicino a casa, in strada, ferito.

Il bambino stato raccolto dal compagno della nonna e da l portato in auto dal padre. Il 70enne aveva parlato di un incidente, un investimento da parte di un’auto pirata. Le telecamere della zona tuttavia non avevano rilevato il passaggio di veicoli. Cos il cerchio degli investigatori si stretto attorno alla coppia. Poi la svolta: da ieri i nonni sono indagati per lesioni gravissime. Secondo il racconto di G. C., il piccolo sarebbe stato picchiato per aver disobbedito a un suo ordine (per essere entrato nella sua stanza invece di rimanere in un’altra area della casa, ha detto). Ma, per gli inquirenti, la storia non regge.

Possibile che un fatto cos banale abbia scatenato la furia? Cosa si nasconde dietro la violenza? Cosa pu aver detto o visto il bimbo per innescarla? Quella mattina in casa c’era anche il suo fratellino di 5 anni. Sono state alcune sue parole ad aver convinto gli investigatori che qualcosa nella versione dei nonni stonasse. L’ipotesi a cui si sta lavorando che a scatenare l’ira potrebbero essere state delle cose dette da uno dei fratellini. Nelle prossime ore la possibile svolta. Non si esclude neppure che dietro ci sia una storia di abusi di cui uno o entrambi i bimbi sarebbero stati vittime. Il pap intanto non si d pace. Per il figlio e per la posizione di sua madre. Su Facebook ha scritto: Non posso sopportare che al mio bimbo sia stato fatto questo. Non lo posso sopportare. Ha avuto anche la faccia di venirmi a dire in ospedale “forza”! Devi marcire lentamente.

30 dicembre 2022 (modifica il 30 dicembre 2022 | 07:29)

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