Vertice del centrodestra alla Camera: si incontrano Meloni, Salvini e Berlusconi

Vertice del centrodestra alla Camera: si incontrano Meloni, Salvini e Berlusconi

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di Paola Di Caro e Marco CremonesiPassa la linea della leader di Fratelli d’Italia sulla regola per Palazzo Chigi. La battuta del Cavaliere durante il vertice alla Camera. Intesa anche sui 221 collegi e sulla lista unica per l’estero Mentre è ancora in corso il vertice del centrodestra, almeno uno dei nodi che avevano diviso la coalizione finora sembra sciolto: Giorgia Meloni ha ottenuto un sì generale alla sua richiesta di «mantenere la regola sempre adottata finora» secondo la quale il partito della coalizione che arriverà primo avrà il diritto di nominare il candidato premier. Era un punto delicatissimo in vista delle elezioni su cui la leader di Fratelli d’Italia non voleva sentire ragioni, ma sul quale Forza Italia frenava: «E’ un tema che non mi appassiona» aveva detto Silvio Berlusconi, dopo aver lui stesso – già una settimana fa – proposto un altro metodo – l’elezione del candidato premier da parte di una assemblea degli eletti, subito dopo il voto. Proposta immediatamente scartata da Meloni e ufficialmente non sostenuta nemmeno da Matteo Salvini, Maurizio Lupi e gli altri leader del centrodestra, che avevano appoggiato invece la richiesta di Fratelli d’Italia. Berlusconi ha chiuso il primo round del match con una battuta: «Non c’è problema, tanto saremo noi di Forza Italia ad ottenere il 20!». Adesso si sta discutendo dell’altro nodo intricato, quello del metodo da adottare per la distribuzione dei collegi uninominali, e di quanto spetti a ciascun partito. Da quanto filtra, i partiti del centrodestra dovrebbero correre con il proprio simbolo (liste separate con l’indicazione di un capo politico), come aveva chiesto all’arrivo a Montecitorio anche il leader di Coraggio Italia Luigi Brugnaro e come era stato nel 2018. Solo in tarda serata, dopo momenti di tensione e una sospensione dei lavori di circa trenta minuti, è stato trovato un pieno accordo anche sui 221 collegi uninominali, selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti (al momento l’intesa si concretizzerebbe in 98 seggi a Fdi, 70 alla Lega e 42 a Fi, compreso l’Udc. Undici a Noi con l’Italia più Coraggio Italia). Il centrodestra presenterà poi una lista unica nelle Circoscrizioni Estere e ha istituito il tavolo del programma che si insedierà nelle prossime ore. «L’unità del centrodestra è la migliore risposta possibile alle accuse e gli attacchi, spesso volgari, di una sinistra ormai allo sbando, con una coalizione improvvisata, che gli italiani manderanno a casa il prossimo 25 settembre». Questo quanto conclude in un comunicato la coalizione. Il primo ad arrivare al vertice è stato Salvini, che ha raggiunto in giacca e jeans gli uffici del gruppo della Lega insieme al suo vice Giancarlo Giorgetti e al vice presidente del Senato Roberto Calderoli. Poco dopo è apparso Berlusconi, presidente di Forza Italia in completo blu, cravatta e sneakers in tinta, che non tornava alla Camera dal febbraio 2021 (consultazioni per il governo Draghi). Il Cavaliere ha incassato negli ultimi giorni gli abbandoni dei ministri ex Fi Renato Brunetta, Mara Carfagna (che andrà al gruppo misto) e Maria Stella Gelmini (ora anche della deputata Rossella Sessa), ma ha appena accolto tra le sue fila Valentina Vezzali. Con lui presenti al vertice Antonio Tajani, Licia Ronzulli, oltre alla deputata e compagna Marta Fascina. I vertici di Lega e Fi sono arrivati alla spicciolata alla sede della Camera dei Deputati verso le 15, per incontrare Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia. Con lei Ignazio La Russa. Oltre ai tre leader, presenti anche i centristi di Udc (i senatori Antonio De Poli e Antonio Saccone), Coraggio Italia (Luigi Brugnaro) e Noi con l’Italia (Maurizio Lupi). Un vertice importante per il centrodestra, che si svolgeva per la prima volta dopo anni in una sede istituzionale e non in una delle residenze di Berlusconi tra Roma , Milano e la Sardegna. La leader di FdI aveva da subito precisato che sarà «premier chi prenderà più voti, come si è sempre fatto». Berlusconi e Salvini, più indietro nei sondaggi, erano apparsi più prudenti. Ora l’intesa raggiunta dovrebbe invece portare il centrodestra più compatto nel corso della campagna elettorale e verso le elezioni. Nel frattempo, la leader di Fratelli d’Italia ha convocato per domani la direzione del partito. 27 luglio 2022 (modifica il 27 luglio 2022 | 22:40) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-27 16:13:00, A Montecitorio riunione tra i leader di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Sul tavolo il nodo premiership e le liste elettorali in vista del 25 settembre, Lorenzo Nicolao

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