di Adriana Logroscino
Salvini parla di regola «inutilmente punitiva», il sottosegretario Sasso propone una mediazione: protezione necessaria solo quando ci si alza dal banco. Il decreto in vigore la impone fino alla fine dell’anno scolastico
Troppo caldo per la mascherina in classe. «L’obbligo va abolito». Giovanni Toti sventola la bandiera per primo e, da presidente della Liguria, si propone di portare la posizione al tavolo del confronto Stato-Regioni. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, da sempre ostile alla linea del rigore nella lotta contro il Covid, rincara la dose: «Cambiamo una regola inutilmente punitiva». Dal ministro della Salute, Roberto Speranza, però, arriva una mozione d’ordine: «Non sono valutazioni da affidare alla politica, a decidere sarà la scienza».
L’obbligo è in vigore, in base all’ultimo decreto legge in corso di conversione, fino alla fine dell’anno scolastico. La polemica è innescata dalla doppia circostanza dell’arrivo delle alte temperature e dell’abolizione di restrizioni in tanti altri Paesi. In Francia, da ieri, è caduto l’obbligo di indossare le mascherine sui mezzi di trasporto pubblico. In tutta Europa, sempre da ieri, non è più indispensabile proteggersi in aereo e in aeroporto. L’Italia, invece, ha scelto la prudenza. Infatti a bordo degli aerei che arrivano dall’estero, l’obbligo di mascherina resiste. Così come vige ancora sui mezzi di trasporto pubblico in generale, nei teatri e nei cinema, e, appunto, a scuola.
Una scelta in continuità con la strategia anticovid del governo e di Speranza in particolare (ieri fatto oggetto di due diverse contestazioni no vax). Ma che suscita periodici scontri anche sul terreno politico. «Più di trenta gradi e obbligo di mascherina per ore anche se seduti al banco? Non ha senso», è la sortita tranchant di Salvini sui social.
Toti aveva argomentato così: «Come è possibile che gli studenti debbano indossarla in classe, anche mentre sono seduti distanziati nei banchi, e poi possano girare senza nei centri commerciali al chiuso, nell’ora dello shopping? Almeno nell’ultimo mese di lezioni, eliminiamo l’obbligo di mascherina a scuola». Obbligo definito una forma di «crudeltà per gli studenti» dalla Rete per la scuola in presenza.
Il sottosegretario leghista all’Istruzione, Rossano Sasso, condivide l’appello di Toti: il caldo e i dati dei positivi, in discesa, osserva, renderebbero maturi i tempi per rivedere l’obbligo: «Si potrebbe circoscriverlo solo al momento in cui ci si alza dal banco, si entra e si esce da scuola, le occasioni in cui si rischia maggiormente il contagio. La decisione finale spetta al ministro Speranza, che mi auguro si dimostri più in sintonia con il Paese reale».
Il ministro, però, a margine di un evento a Genova, ha ribadito il principio fissato fin da inizio pandemia: «Decide la scienza, non la politica». E la scienza invita ancora alla prudenza, sollecitando a guardare anche a New York, dove ci si avvia a ripristinare il livello alto (non più medio) di allerta. E a prepararsi a un autunno con nuovi picchi di contagi. Intanto continua il costante miglioramento degli indicatori: ieri i positivi sono stati 13.668, mai così pochi da 5 mesi. In calo anche il tasso di positività (13%). Di nuovo sopra 100 i decessi: 102.
16 maggio 2022 (modifica il 16 maggio 2022 | 20:19)
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, 2022-05-16 21:59:00, Salvini parla di regola «inutilmente punitiva», il sottosegretario Sasso propone una mediazione: protezione necessaria solo quando ci si alza dal banco. Il decreto in vigore la impone fino alla fine dell’anno scolastico, Adriana Logroscino