Vialli, il saluto pieno damore della moglie Cathryn: Eri il padre e il marito più affettuoso

Vialli, il saluto pieno damore della moglie Cathryn: Eri il padre e il marito più affettuoso

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di Paolo Tomaselli, inviato a Londra

Un biglietto scritto al computer fatto recapitare ai cronisti davanti alla casa londinese di Luca. La cognata Libby: Affetto incredibile, Luca era una grande persona: non solo un campione, ma anche un simbolo. Luned messa a Cremona, funerali in forma privata a Londra in data e luogo segreti

Luca non solo era uno sportivo di grande talento, rispettato da tutti, ma era soprattutto il marito e il padre pi affettuoso. Siamo devastati. Grazie per tutto il vostro sincero amore e supporto.

Cathryn White Cooper Vialli consegna il suo messaggio agli italiani che hanno amato il marito in una busta, che contiene un foglio di carta scritto al computer. E lo fa per mano di Martina Vian, assistente dell’ex campione negli ultimi quattro anni e mezzo, che apre la porta della casa di Chelsea mentre su Londra la pioggerella sottile diventata un acquazzone. il massimo che la privacy condivisa e sempre difesa in maniera maniacale da Luca e dalla moglie sudafricana, arredatrice di interni che non ama per nulla essere definita ex modella, pu concedere ai pochissimi cronisti presenti: luned alle 18.30 ci sar una messa a Cremona in ricordo del ragazzo riccioluto partito dall’oratorio di Cristo Re che ha conquistato i trofei e le menti di Italia e Inghilterra, come ha scritto il Guardian. Ma sulla data e sul luogo del funerale nulla trapela: per volere di Gianluca sar riservato soltanto alle due famiglie e agli amici pi stretti, la segretezza assoluta. L’unica certezza che non sar celebrato domani.

Il messaggio di Cath per fa capire quanto la moglie, le figlie Olivia e Sofia di 18 e 16 anni, siano commosse e in qualche modo quasi stupite da tutto l’affetto che arriva dall’Italia (QUI quello del fratello Mancini). Un fiume di ricordi, di passione e di nostalgia, che ieri si espresso nel minuto di silenzio intensissimo dello Juventus Stadium (con commovente lettera dell’ex compagno in bianconero Pessotto) . E che irradia anche le strade della Londra pi ricca e riservata: la Londra di Vialli, che da fine anni 90 ha cambiato casa diverse volte e si poi stabilito in questa piccola laterale di Old Church Street. Libby White Cooper, gemella di Cath e cognata di Luca, esce a fare due passi: Non il momento giusto per parlare — spiega con gentilezza —, sono giorni molto tristi. L’affetto che ci sta arrivando dall’Italia incredibile, mio figlio che l me l’ha raccontato. Luca era una grande persona: non era pi solo un campione, ma un simbolo.

La clinica dove Vialli morto nella notte di gioved a cinque minuti a piedi da qui. Rimosso in fretta lo striscione dei tifosi sampdoriani comparso venerd, c’ solo un mazzo di fiori con una vecchia maglia della Juventus arrotolata alla cancellata. Stamford Bridge, la casa del Chelsea, a un quarto d’ora di passeggiata: l il memoriale si riempie di fiori, biglietti, occhi arrossati al pensiero dei giorni belli, quando Luca al debutto da giocatore-allenatore prima della partita con l’Arsenal brind con i suoi calciatori facendo bere loro champagne: Sono inglese — c’ scritto su un cartoncino bagnato dalla pioggia — ma mio padre mi ha battezzato Gianluca come il suo giocatore del Chelsea preferito. Pi cresco e pi sono orgoglioso di questo privilegio, perch sei stato un gentleman della vita. Riposa in pace.

Vialli, grazie al suo carisma, alla filosofia di vita che lo ha sempre accompagnato e grazie anche al suo inglese perfetto, stato davvero il bomber dei due mondi. E qui ha lasciato una traccia significativa nella cultura popolare, come dimostrano i messaggi dei Simply Red, di Gary Lineker e David Beckham. La sua Londra stata anche la Royal Albert Hall, in un memorabile concerto del suo amico Eros Ramazzotti, stata il torneo di Wimbledon, con le fragole, meglio senza panna.
Vialli a Londra arrivato come un pioniere a caccia dell’oro che oggi rende la Premier il campionato pi importante del globo: quando nel ‘96 da campione d’Europa sbarc al Chelsea, chiamato da Gullit, non c’era nemmeno la sala pesi. Con l’arrivo di Zola e Di Matteo, the italian job ha sventolato la sua bandiera sulla globalizzazione del football ed stato Vialli il primo allenatore a schierare 11 Blues di nazionalit diverse.

Ma questa resta anche una Little Italy dei sentimenti e delle relazioni custodite anche quelle gelosamente, come racconta Lucio Altana, l’amico ristoratore a due passi da casa: Durante l’Europeo io stavo male e lui mi ha aiutato tanto. Quando veniva mi avvertiva un po’ prima e mi diceva di buttare gli spaghetti integrali, da mangiare sempre con le vongole e l’aglio in camicia. Nell’attesa gli preparavo l’insalata Vialli, che nel men non c’, con le pere e il pecorino. A dicembre l’ho visto per l’ultima volta, aveva il volto sofferente. Ma sempre con il sorriso.

8 gennaio 2023 (modifica il 8 gennaio 2023 | 09:36)

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