di Monica Scozzafava
L’allenatore dell’Adana Demirspor racconta la notte di paura: Eravamo in trasferta a Istanbul, il mio hotel andato a fuoco. Forse i miracoli esistono. Ma ci sono troppi morti per sentirmi fortunato.
Forse s, i miracoli esistono. Le possibilit che non fossi ad Adana durante il terremoto erano veramente basse. Invece mi trovo qui a Istanbul. A un migliaio di chilometri dai palazzi crollati, dai morti e dalle macerie. Mi trovo qui, ancora incredulo, a pregare per le vittime. Sono vivo. Angosciato ma vivo. Dovrei considerarla una fortuna? Troppi morti, difficile. Vincenzo Montella in Turchia da due anni, allena l’Adana Demirspor, squadra di calcio che milita nella Super Lig. Domenica pomeriggio sono partiti da Adana per la sfida contro l’Umraniyespor, gara ovviamente rinviata come tutte le manifestazioni sportive. Il risveglio in piena notte nell’hotel di Istanbul stato da incubo.
Montella, ci racconta quei momenti?
I miei calciatori sono stati svegliati dai famigliari che erano in strada. Pioveva forte ad Adana e davanti ai loro occhi si stava prefigurando uno scenario apocalittico dalle proporzioni ancora indefinite. L’epicentro del terremoto distante duecento chilometri ma le scosse erano continue e le case tremavano. Mogli e figli avevano lasciato le case, piangevano. Ascoltavo le loro urla dai telefonini. Difficile mantenere la calma, anche noi avvertivamo scosse in continuazione. La notizia del terremoto fa il giro del mondo, i miei figli dall’Italia mi chiamano ogni ora, vogliono che torni a casa.
Lo far?
Sono tentato. Li ho rassicurati ma ora vorrei abbracciarli forte. Ne ho un bisogno fisico, e anche emotivo. Mi sento un uomo fortunato, ho sfiorato una tragedia enorme. Vorrei il calore di casa mia o forse, inconsciamente, sentirmi al riparo. S, ho paura. La Turchia per una terra meravigliosa, se andassi via adesso sarebbe come fuggire. Sarei egoista. Magari tra qualche giorno….
Torna ad Adana?
Resto a Istanbul. L’albergo dove risiedo stato evacuato: andato a fuoco. Capisce perch mi sento un sopravvissuto? Preghiamo, preghiamo tutti.
La squadra?
Il club ha messo a disposizione delle loro famiglie degli alloggi ad Antalya, i giocatori sono ripartiti da qui con un volo speciale. Molti non hanno pi casa.
6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 23:29)
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