di Franco StefanoniLe parole del capo dello Stato nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: «Abbiamo il dovere di sostenere le vittime che hanno la forza di reagire, assicurando le necessarie risposte in tema di sicurezza, protezione e recupero» «Porre fine alla violenza contro le donne, riconoscerne la capacità di autodeterminazione sono questioni che interpellano la libertà di tutti». Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. «La violenza di genere, nelle sue infinite declinazioni, dalla violenza fisica, psicologica, economica, fino alla odierna violenza digitale, mina la dignità, l’integrità mentale e fisica e, troppo spesso, la vita di un numero inestimabile di donne, molte delle quali sovente, non si risolvono a sporgere denuncia», ha detto ancora il capo dello Stato «denunciare una violenza è un atto che richiede coraggio. Abbiamo il dovere di sostenere le donne che hanno la forza di farlo, assicurando le necessarie risposte in tema di sicurezza, protezione e recupero». L’indicazione del capo dello Stato è che ci sia «un’azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni più giovani, attraverso l’educazione all’eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione». «La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani», ha proseguito quindi Mattarella, «purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali. Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi significativi per riconoscerla, eliminarla e prevenirla in tutte le sue forme. Tuttavia, per troppe donne, il diritto ad una vita libera dalla violenza non è ancora una realtà. Le cronache quotidiane ne danno triste testimonianza e ci ricordano che ci sono Paesi dove anche chi denuncia è oggetto di gravi ed estese forme di repressione». Le cronache relative alle violenze contro le donne, ha aggiunto il presidente della Repubblica, danno conto di «narrazioni dolorosissime, sino alle aberrazioni in quei territori che vivono situazioni di guerra ove le donne diventano ancora più vulnerabili e sono minacciate da violenze che possono sfociare nella tratta di esseri umani o in altre gravi forme di sfruttamento». 25 novembre 2022 (modifica il 25 novembre 2022 | 10:14) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-25 11:25:00, Le parole del capo dello Stato nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: «Abbiamo il dovere di sostenere le vittime che hanno la forza di reagire, assicurando le necessarie risposte in tema di sicurezza, protezione e recupero», Franco Stefanoni