Sparatoria in un Walmart  in Virginia, sei morti. Ipotesi effetto contagio

Sparatoria in un Walmart  in Virginia, sei morti. Ipotesi effetto contagio

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di Guido Olimpio

L’uomo che avrebbe avuto dei contrasti con il manager del supermercato si è poi tolto la vita. I precedenti in Virginia e a Colorado Springs

La sequenza di morte si è ripetuta, come centinaia di altre volte in America. Un uomo è entrato nel suo posto di lavoro ed ha sparato uccidendo 6 persone, probabilmente dei colleghi. La strage questa volta è avvenuta in un supermercato Walmart di Chesapeake, in Virginia.

Erano le 22.12 di martedì e mancavano meno di un’ora alla chiusura quando il manager armato di pistola, ha scatenato la sua rabbia verso un gruppo di dipendenti. Compiuta la sua «missione» si è tolto – come altri stragisti – la vita. I sopravvissuti raccontano che avesse avuto dei contrasti, temevano che potesse compiere qualche gesto pericoloso. Timori diventati realtà nello spazio di pochi istanti, tragedia accompagnata dalla condanna del presidente Joe Biden, dal dolore della comunità, dall’angoscia di chi ha perso amici e congiunti.

La storia arriva dopo eventi simili, in un arco di tempo ridotto, quasi a confermare la tesi di alcuni esperti che parlano di effetto «contagio» e non solo di emulazione. Un attacco è spesso seguito da altri, come se l’omicida prendesse ispirazione. Appena pochi giorni fa c’è stato un episodio che ha coinvolto alcuni giocatori di un ateneo della Virginia – 3 le vittime – e poi l’incursione contro un night club gay a Colorado Springs, altri 5 morti. Un crimine d’odio compiuto da un ventenne dall’esistenza difficile e precedenti che non gli hanno impedito di dotarsi di un fucile tipo Ar 15, con il corredo di munizioni.

Negli anni ’80 i casi come questo era definiti con l’espressione «going postal», un riferimento ad una serie di sparatorie in uffici postali, con gli autori innescati da questioni personali o di lavoro. Chissà se non sarà creata una nuova categoria, «going market». Tre anni anni fa a El Paso un assassino ha colpito all’ingresso di un negozio Walmart: l’omicida xenofobo voleva uccidere i «messicani». In settembre, un uomo a bordo di un piccolo aereo aveva minacciato di schiantarsi sempre su un supermarket della medesima catena. Più di recente atti di violenza hanno avuto come teatro gli spazi di ambienti commerciali. In alcune situazioni era pura casualità, in altre rappresentano punti affollati che ospitano servizi utili al cittadino. Dunque per gli assassini sono i luoghi dove cercare le «prede».

23 novembre 2022 (modifica il 23 novembre 2022 | 18:45)

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, 2022-11-23 20:38:00, L’uomo che avrebbe avuto dei contrasti con il manager del supermercato si è poi tolto la vita. I precedenti in Virginia e a Colorado Springs , Guido Olimpio

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