Visco: La Bce proceda con equilibrio, rialzi gestibili per finanze pubbliche

Visco: La Bce proceda con equilibrio, rialzi gestibili per finanze pubbliche

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a milano

di Andrea Rinaldi 04 feb 2023

Visco: «La Bce proceda con equilibrio, rialzi gestibili per finanze pubbliche» Il governatore Ignazio Visco

Non solo l’approvazione del giro di vite sui tassi, ma la richiesta di un’azione sinergica per raffreddare il surriscaldamento dei prezzi. E la promozione di un lavoro di squadra di tutti gli attori italiani ed europei per superare l’attuale crisi, senza lasciare da soli i banchieri centrali. Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sposa l’ennesimo aumento da 50 punti avviato dalla Bce e cita il predecessore Ciampi per spronare gli animi a superare le fragilit indotte dalle fibrillazioni geopolitiche della guerra in Ucraina. Lo fa dal palco del 29esimo congresso degli operatori dei mercati finanziari, organizzato da Assiom Forex a Milano, il giorno dopo la presentazione all’Universit Cattolica del volume di Gianni Toniolo dedicato alla storia della Banca d’Italia.

Le considerazioni di Ciampi

Le decisioni del Consiglio direttivo della Bce attuate sin dalla fine del 2021 sono state volte a contrastare il pericolo che l’elevata inflazione si traslasse sulle aspettative e che si avviasse una rincorsa tra prezzi e salari. L’azione dovr proseguire – si raccomandato il governatore — continuando a ricercare il giusto equilibrio tra il rischio di fare troppo poco, lasciando l’inflazione elevata per un periodo di tempo eccessivo, tale da incidere sulle aspettative e sulla stabilit monetaria, e quello di fare troppo, portando a una caduta del reddito e dell’occupazione e compromettendo la stabilit finanziaria, con ricadute non meno gravi sull’andamento dei prezzi. Il ritocco del costo del denaro di 50 punti base programmato il 2 febbraio dall’Eurotower stato deciso sulla base di questo equilibrio, riconosce Visco che per mette in guardia: L’onere di affrontare i molteplici risvolti di questa crisi non pu per ricadere, come avvenuto spesso in passato, sulla sola politica monetaria. Quaranta anni fa, nelle Considerazioni finali sul 1981, il Governatore Ciampi ricordava che “la stabilit monetaria una responsabilit comune, un bene mai definitivamente acquisito”. Era vero allora nel nostro Paese — ricorda Visco — vero oggi nell’area dell’euro: in una fase di forte incertezza le scelte di tutti gli attori, autorit europee, governi nazionali e parti sociali, devono essere tra loro coerenti, tenendo conto del contributo che l’azione di ciascuno fornisce al risultato finale.

Il monito alla politica

Il vertice di Bankitalia torna a battere anche su un tema per lui molto delicato, ovvero la spirale prezzi-salari che aumenterebbe il peso dell’inflazione e, di conseguenza, la risposta delle banche centrali e che per Visco non vede all’orizzonte (le aspettative di inflazione a breve termine sono in calo e la dinamica retributiva si lievemente accentuata a ottobre). Il terreno d’azione pur tuttavia deve consentire le manovre d’azione e qui il monito arriva alla politica vera e propria: La stabilit dei prezzi richiede che in tutti i Paesi i conti pubblici siano tenuti sotto controllo. Politiche equilibrate sono necessarie non solo per evitare un surriscaldamento della domanda e un pi lento rientro dell’inflazione, ma anche per prevenire i rischi connessi con percezioni negative, anche se non interamente condivisibili, sulla sostenibilit delle finanze pubbliche. Secondo l’inquilino di Palazzo Koch attualmente i rialzi dei tassi ufficiali sono ampiamente gestibili per le finanze pubbliche del nostro paese, dato che il costo medio del debito, grazie all’elevata vita 7 media residua, aumenta in modo graduale

Efficace l’opera del governo

In Italia la politica di bilancio pu continuare a mitigare gli effetti dei rincari dell’energia redistribuendo risorse, con interventi mirati e temporanei, a favore delle famiglie e delle imprese pi colpite, per vanno evitati slittamenti ripetuti nel processo di consolidamento dei conti pubblici, che accrescerebbero l’onere dell’aggiustamento a carico delle generazioni future, gi gravate del peso di un debito pubblico molto elevato. A tal proposito l’opera prudente del governo sulle casse dello stato si dimostrata efficace contribuendo alla riduzione del differenziale di rendimento rispetto ai titoli di Stato decennali della Germania.

Pil -0,6% nel 2023

Il governatore vede per quest’anno una riduzione della crescita dell’economia allo 0,6 per cento per poi tornare a rafforzarsi nel prossimo biennio grazie all’export e alla diminuzione delle pressioni inflazionistiche. L’inflazione, pari all’8,7% nella media del 2022 su base armonizzata, scenderebbe di due punti nell’anno in corso e pi decisamente nel prossimo, portandosi al 2 per cento nel 2025. Noi prevediamo un anno positivo, ha aggiunto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ospite a sua volta dell’Assiom Forex, precisando ci vale a patto che ci siano tre caveat: il primo che sui costi energetici non ci sia una nuova fiammata, poi che si facciano le cose giuste a livello di politica economica e infine che si affronti la sfida della transizione a livello europeo. Io non vedo recessione, la stiamo annunciando ma non ci sono i numeri e non la vedo, ha proseguito

Sistema bancario in salute

Non mancato un passo dedicato al sistema bancario, che il governatore vede in salute nonostante il rallentamento del Pil: bene la qualit del credito e l’incidenza dei crediti deteriorati. In presenza di un pi rapido rialzo dei tassi attivi, l’aumento dei rendimenti di mercato favorisce le banche con operativit tradizionale, che gli scorsi anni avevano visto la loro redditivit compressa dai bassi margini di interesse, sottolinea Visco. Quest’anno e il prossimo la redditivit bancaria dovrebbe comunque rimanere positiva per il complesso degli intermediari – predice -, anche se potrebbe crescere il numero i quelli che registreranno perdite, che seguiremo con particolare attenzione.

Le reazioni dei banchieri

La situazione del credito infatti tutt’altro che ben definita come dimostrano le considerazioni di Antonio Patuelli, a margine del convegno milanese: Mi aspetto un 2023 molto impegnativo per le banche, con luci e ombre, ha osservato il presidente Abi. . Le luci appaiono pi facilmente, sono gli aumenti di redditivit, le ombre bisogna andarle a trovare con il lanternino, sono l’aumento dei rischi, il deterioramento del credito, la riduzione degli indici patrimonali dovuti alla crescita dei tassi interesse e le minsuvalenze sui portafogli titoli, tutte da combattere con maggiori ammortamenti. Le luci si vedono, le ombre sono da chiarire senza sottovalutarle. Sulle banche, aggiunge, Visco ha confermato che noi siamo proattivi nell’affrontare e sostenere l’economia italiana contro i rischi di recessione, sia per sostenere lo sviluppo che per rafforzare l’economia e avere una prospettiva di riduzione dell’inflazione. Pi ottimista invece il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro: Noi ci attendiamo un anno buono dove le nostre aspettative saranno rispettate. La qualit di analisi e valutazione dei rischi non facile e il gruppo vi destina ampie risorse. La politica monetaria della Bce incontra il favore anche di Giuseppe Castagna, ceo di Banco Bpm, ma con alcuni distinguo: Ne abbiamo passate di tutti i colori, il panorama delle banche diminuito ed molto piu forte e pi solido anche grazie al lavoro di pressing della Bce, conferma l’ad di Piazza Meda. Che per ammette: Ora forse sarebbe il momento di avere un po’ pi di possibilit per le banche di dare piu’ finanza all’economia, pi capacit di crescita e uscire un po’ da questa situazione del rigore a ogni costo.

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