Vito Chimenti morto: linventore della bicicletta giocò con Catanzaro, Pistoiese e Avellino

di Salvatore Riggio

L’ex attaccante Vito Chimenti aveva 69 anni: malore prima di una partita delle giovanili. Era lo zio di Antonio, ex portiere della Juventus e della Roma

Il mondo del calcio in lutto per la morte di Vito Chimenti, l’uomo della bicicletta, del dribbling con il quale alzava la palla di tacco sopra la testa saltando il difensore in corsa. Una giocata da calcio sudamericano, zeppo di colpi del genere, diventata una piccola leggenda di provincia grazie a lui negli anni ’70 e ’80. L’ex attaccante aveva 69 anni: ha accusato un malore prima della partita del Pomarico, squadra dell’Eccellenza lucana di cui era allenatore delle giovanili, contro la Real Senise. stato soccorso dagli operatori del 118, che hanno provato a rianimarlo senza successo.

Chimenti era nato a Bari nel 1953 e aveva indossato le maglie di Matera, Lecco e Salernitana prima di esplodere nel Palermo in serie B e giocare in A con Catanzaro, Pistoiese e Avellino, firmando 13 gol in tutto. L’ex attaccante ha chiuso la carriera nel 1985 in Puglia, con il Taranto, in C.

Viene ricordato, appunto, per quel dribbling sudamericano, che beffava gli avversari, la bicicletta. Successivamente la sua storia nel calcio si spostata dal campo alla panchina. Ha iniziato entrando a far parte degli staff di Salernitana, Foggia, Messina, Matera, Lanciano, Rimini e Virtus Casarano. Era lo zio di Antonio Chimenti, ex portiere di Salernitana, Roma, Lecce, Juventus e Cagliari.

Gli anni migliori di Vito sono stati al Palermo, con uno storico gol alla Juventus in Coppa Italia: Se ne va un amico – ha detto il presidente Dario Mirri –, un amico del Palermo e un amico mio. Un animo gentile che ha sempre rappresentato l’amore per questa maglia. Non a caso qualche anno fa abbiamo voluto omaggiarlo con un’opera d’arte al Palermo Museum. Rester sempre con noi, come il ricordo della sua bicicletta, ormai parte della storia. Dopo la vittoria in casa dell’Ascoli del Palermo (1-2), il tecnico Eugenio Corini e l’attaccante Brunori, autore della doppietta decisiva, hanno dedicato a lui il successo.