Viva Rai2! di Fiorello, una scommessa vinta che triplica gli ascolti medi

di Aldo Grasso

Il programma dello showman in onda di prima mattia in grado di portare l’ascolto della rete al 15%, una cifra da ammiraglia. E funziona bene anche in streaming

Se a gennaio la seconda rete Rai supera di poco il 5% di share nell’intero giorno, c’ un programma che triplica il suo ascolto medio e che si colloca in testa alla classifica dei pi visti del canale (dopo il Tg delle 13.00): si tratta, ovviamente, di Viva Rai2! di Fiorello & C. Un programma che va in onda di prima mattina (alle 7:15, fino alle 8:00) ed in grado di portare l’ascolto della rete al 15%, una cifra da ammiraglia (e gli ascolti di quella fascia sono stati infatti sconvolti dal suo ciclone). Gli spettatori affezionati all’appuntamento quotidiano con Fiorello sono via via andati aumentando: si partiti poco pi di un mese fa da 683.000 individui medi per arrivare ai 720.000 di gioved scorso. Il programma ha il pregio di funzionare bene anche in streaming: la puntata dello scorso luned, per esempio, ha toccato in pochi giorni 140mila stream (per un ascolto aggiuntivo che ha superato le 80mila persone in quella puntata). Una bella boccata d’aria per la rete, da tempo in crisi di identit.

L’aspetto pi significativo del programma, in termini di dati, che riesce a raccogliere un pubblico giovane o molto giovane: quasi 20% di share fra i 15-24enni, per esempio. Ma anche di essere decisamente inter-generazionale (padri, madri e figli), col 22,4% di share sui 55-64enni. Pi affezionate sono le donne (16,1% la share sul target), e soprattutto i laureati: 22,3% la share raccolta. Fiorello anche decisamente nazional-popolare, come si sa: piace in Lombardia (15,5%) cos come nella sua Sicilia (21,5%), in Emilia Romagna (20%) cos come in Abruzzo (15,3%). Insomma, una scommessa vinta, prima ancora che per gli ascolti della mattina (cosa che non guasta), soprattutto per l’identit della rete. Bisognerebbe spalmare Fiorello lungo tutta la giornata! (a.g.)
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca e iPort Nielsen su dati Auditel