Volley, Lorenzo Bonami a piedi fino a Siena, la sua nuova squadra: «Lavoro con la mental coach di Jacobs»

Volley, Lorenzo Bonami a piedi fino a Siena, la sua nuova squadra: «Lavoro con la mental coach di Jacobs»

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di Pierfrancesco Catucci

Il nuovo libero di Siena e la ricerca di sé stesso attraverso i cammini, i libri e la musica: «Mi definisco un coltivatore di lentezza». È partito da Greve in Chianti ed è arrivato a piazza del Campo

Lorenzo Bonami si definisce un «coltivatore di lentezza». Una definizione che nasce anche dalla recente collaborazione con Nicoletta Romanazzi, la mental coach che ha accompagnato, tra gli altri, Marcell Jacobs all’oro olimpico nei 100 metri. Bonami è un giocatore di pallavolo e nella prossima stagione sarà il libero dell’Emma Villas Aubay Siena, in Superlega. A 28 anni avrà la possibilità di tornare nella sua Toscana, dove ha assaggiato per la prima volta l’alto livello a Santa Croce, ma dove non ha mai giocato nella massima serie. E per arrivarci, ha preferito prendersi tutto il tempo del mondo. È partito da Greve in Chianti, nell’hinterland fiorentino, e si è messo in cammino lungo via Chiantigiana, fino a piazza del Campo, nel cuore di Siena.

«Il mio ingaggio da parte di Siena è stato formalizzato a pochi minuti dalla chiusura del mercato (nelle ultime tre stagioni ha giocato a Verona, sempre in Superlega, ndr) e volevo calarmi in questa nuova realtà con calma, per avere tutto il tempo di riflettere sulla squadra che avrei trovato, sui nuovi compagni che avrei incontrato, sugli obiettivi personali e di gruppo da provare a raggiungere». Un percorso meditativo, insomma, figlio di un’attitudine già sperimentata in altri cammini: «Qualche anno fa ho percorso gli oltre 800 km del cammino di Santiago e sono tornato profondamente diverso.Ma anche quest’ultimo cammino di 50 km ha contribuito ad aprirmi la mente anche perché mi ha permesso di entrare meglio in connessione con il tessuto sociale in cui andrò a giocare in questa nuova stagione. I cammini sono esperienze di vita che ti consentono di guardare la realtà con occhi nuovi, come i viaggi (che amo), ma anche le letture, la musica».

Quella musica che non può mancare durante le sue giornate. «Non può passare giorno senza che suoni la chitarra e i testi dei grandi cantautori italiani, da Gaber a De Andrè, giusto per citarne un paio, ti portano a riflettere sul mondo in cui viviamo». E la riflessione è diventata un elogio della lentezza. Una sorta di ossimoro rispetto a uno sport, la pallavolo, in cui tutto diventa più veloce: dal tocco necessariamente istantaneo con la palla alle schiacciate che superano abbondantemente i 100 chilometri orari. «Mauro Berruto (c.t. della Nazionale maschile di volley dal 2010 al 2015, ndr) diceva che la pallavolo è una partita a scacchi giocata a 120 all’ora. Ed è il bello del nostro sport. Ma per essere pronti a giocare a quelle velocità — prosegue il libero senese — serve una squadra pronta. E una squadra pronta è una squadra costruita su fondamenta solide, non solo dal punto di vista tecnico».

«La collaborazione con Simonetta — spiega — è nata a settembre 2021, dopo l’oro di Jacobs e Busà. Siamo entrati in contatto anche perché sentivo il bisogno di fare qualche ulteriore passo avanti nella mia vita e nella mia carriera e abbiamo cominciato a lavorare insieme. È un percorso che ha dato già qualche frutto nell’ultima stagione con Verona, abbiamo fatto un gran bel campionato». Perché, è il discorso di Bonami, per stare bene dentro al campo, devi riuscire a trovare il tuo posto nel mondo. «E devi essere bravo a comunicare, con i compagni, con l’allenatore, con la società. Solo un ambiente che rema compatto nella stessa direzione può ottenere risultati. Ed è quello che spero possa succedere qui a Siena a partire dall’11 agosto, quando cominceremo la preparazione per la prossima stagione».

8 agosto 2022 (modifica il 8 agosto 2022 | 22:16)

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, 2022-08-08 20:38:00, Il nuovo libero di Siena e la ricerca di sé stesso attraverso i cammini, i libri e la musica: «Mi definisco un coltivatore di lentezza». È partito da Greve in Chianti ed è arrivato a piazza del Campo, Pierfrancesco Catucci

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