I contadini col trattore e gli appelli su TikTok Il rosario delle vittime e nessun colpevole

di Fabrizio Caccia, inviato a Barbara (Ancona)

I volontari a fianco dei mezzi della Protezione civile Il sindaco di Barbara: grazie, è bellissimo

BARBARA (ANCONA) – «È incredibile e bellissimo quello che sta accadendo — dice il sindaco di Barbara, Riccardo Pasqualini —. Ci stanno arrivando telefonate da tutta la regione, anzi da tutt’Italia. Tante persone vorrebbero venire in aiuto, per spalare il fango, ripulire le case, le fabbriche, le strade». Proprio così. Un esercito di volontari è pronto a dare una mano per risollevare i paesi sconvolti dall’alluvione: Trecastelli, Bettolelle, Sassoferrato, Castelleone di Suasa. Non solo: «Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni — aggiunge Maurizio Marcellini, il coordinatore della Protezione civile per la provincia di Ancona — è una dimostrazione di grande coraggio collettivo. Perché è vero che il maltempo non ci ha dato tregua, anche dopo il disastro di giovedì, eppure la popolazione non si è arresa. Anzi ha reagito cominciando da subito a ricostruire, a tentare di ripartire. Ho visto coi miei occhi nell’Arceviese agricoltori uscire per strada, anche di notte, coi loro trattori, per liberare le carreggiate ostruite dai tronchi d’albero».

I dipendenti del Molino Mariani a Barbara hanno scavato con le loro mani per liberare i magazzini dalla melma. I camion dell’azienda, rovesciati dalla bomba d’acqua come fossero di cartone, sono stati rimessi faticosamente in piedi. Quello che si dice «gioco di squadra», perché intanto continuano ad arrivare le colonne mobili della Protezione civile da altre regioni italiane per fronteggiare la grande emergenza.

«Ci stiamo attivando per mettere a disposizione dei sindaci dei comuni più colpiti personale e mezzi che possano contribuire a mettere in sicurezza persone e cose — annuncia dal canto suo Valeria Mancinelli, presidente di Arci Marche —. La catena della solidarietà è partita».

E di aiuto ce n’è bisogno. Molti paesi sono allagati, tante strade sono interrotte, alcuni ponti inagibili e la viabilità inevitabilmente ne risente. Pianello di Ostra è sott’acqua dal primo giorno, eppure anche ieri nonostante una nuova tempesta di pioggia e vento si sia scatenata sulla zona intorno all’ora di pranzo, nessuno ha abbandonato neanche per un minuto la postazione. «Pure a Senigallia stanno spalando sotto il temporale», ha detto un funzionario della Protezione civile nazionale al termine di un sopralluogo. Ma la catena di solidarietà si è messa in moto per tutto: diversi canili e gattili si stanno facendo avanti per ospitare le decine di creature salvate dalle guardie zoofile dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) in mezzo ai detriti.

Anche i social giocano un ruolo importante: «Si moltiplicano gli appelli via Whatsapp e TikTok tra i giovanissimi che si dicono pronti a calzare un paio di stivali per venirci ad aiutare — continua il sindaco di Barbara, Pasqualini —. Ma io rispondo a tutti che, pur ringraziandoli di vero cuore, adesso c’è bisogno in primis di competenza, professionalità. Spalare nel fango può rivelarsi molto pericoloso». Ieri, in effetti, il cielo all’improvviso si è oscurato di nuovo, ha ricominciato a piovere senza pause e un vento fortissimo ha preso a tirare tra le vallate, facendo franare i bordi di molte stradine. «Mi ha telefonato un amico da Arcevia — racconta il sindaco di Barbara — dicendomi preoccupato che il volume d’acqua gli sembrava pressoché identico a quello di giovedì scorso».

Stavolta, invece, il fortunale non ha fatto vittime e già alle quattro del pomeriggio l’intera regione ha potuto tirare un sospiro di sollievo. «Tutti i Comuni hanno i propri operatori di Protezione civile — conclude Pasqualini —. Noi ne abbiamo quattordici. Di sicuro, i volontari sono importanti, ma ci vuole coordinamento, altrimenti è il caos».