di Giovanni Bernardi
Il pensionato è in rianimazione da tre settimane e la prognosi è riservata. Riscontrati altri tre casi di infezione in donatori di sangue su cui è stato effettuato lo screening periodico. Tre i morti in Italia nell’ultima settimana
Da ormai una ventina di giorni è ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata: si tratta di un 75enne di Mantova colpito da una forma grave di West Nile. L’uomo è all’ospedale Carlo Poma di Mantova dopo essere stato contagiato dalla malattia trasmessa dalle zanzare. Insieme a lui, in condizioni meno critiche ma in ogni caso serie, nel reparto di Malattie infettive del Poma si trova anche un altro uomo sempre colpito dalla West Nile. In questo caso il soggetto, a differenza del 75enne, non si troverebbe in pericolo di vita.
Oltre ai due ricoverati a causa della Febbre del Nilo, negli ultimi giorni in provincia di Mantova sono spuntati anche altri tre casi: si tratta si soggetti completamente asintomatici che però sono stati rilevati grazie alle analisi periodiche cui vengono sottoposti in quanto donatori di sangue.
Nel frattempo cresce il numero di casi e decessi causati dal West Nile virus in Italia: dall’inizio di giugno fino al 9 agosto sono stati registrati 144 contagi, 50 in più rispetto a 7 giorni fa, con un aumento del 53%. Tre i morti nell’ultima settimana, che portano il bilancio dall’inizio della stagione a dieci: sei in Veneto, due in Piemonte, uno in Lombardia (nel Bresciano) e uno in Emilia Romagna. Sono i dati della sorveglianza su West Nile e Usutu virus dell’Istituto superiore di sanità. Tra i 144 pazienti contagiati da West Nile, 87 hanno manifestato sintomi neuro-invasivi e 33 febbre. La sorveglianza ha inoltre confermato la presenza del virus in alcuni animali: sono risultati positivi 121 pool di zanzare catturati in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia. Sono stati identificati anche 41 uccelli positivi e 6 focolai tra equidi.
12 agosto 2022 (modifica il 12 agosto 2022 | 12:16)
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, 2022-08-12 12:48:00, Il pensionato è in rianimazione da tre settimane e la prognosi è riservata. Riscontrati altri tre casi di infezione in donatori di sangue su cui è stato effettuato lo screening periodico. Tre i morti in Italia nell’ultima settimana, Giovanni Bernardi