di Luigi Ippolito
Dopo la defezione di Barbados si teme che altri Paesi possano disfarsi della regina Elisabetta come Capo di Stato e tagliare il cordone ombelicale con la Gran Bretagna. La visita mira a stabilire legami più solidi scongiurando l’ipotesi repubblicana
DAL CORRISPONDENTE A LONDRA — William e Kate si lanciano in soccorso dell’impero che perde i pezzi: i duchi di Cambridge stanno per intraprendere un tour di due settimane nei Caraibi che toccherà proprio le nazioni più intenzionate, sulla scia di Barbados, a disfarsi della regina Elisabetta come capo di Stato e tagliare il cordone ombelicale con la Gran Bretagna. Una diplomazia del sorriso che ha l’obiettivo di convincere quei Paesi a restare nell’orbita di Londra e resistere alle lusinghe di altre potenze, Cina in testa.
Il viaggio di William e Kate è programmato per il mese prossimo e toccherà luoghi come la Giamaica, il Belize e le Bahamas: il fulcro delle visite saranno i temi ambientali, ma non è sfuggito a nessuno il fatto che questa operazione di soft power avviene subito dopo che Barbados si è proclamata Repubblica e ha abolito il ruolo della regina come capo dello Stato. Una mossa ora contemplata anche dal governo giamaicano: a dicembre il suo primo ministro ha affermato che non c’è «alcun dubbio» che il suo Paese «debba diventare una Repubblica». Allo stesso modo il premier del Belize ha fatto capire che anche loro potrebbero seguire l’esempio di Barbados.
Elisabetta è riconosciuta come capo di Stato da 14 Paesi del Commonwealth, l’organizzazione che ha in qualche modo soppiantato l’ex impero britannico: oltre a Canada, Australia e Nuova Zelanda, si contano tutta una serie di ex colonie sparse fra i Caraibi e l’Oceano Pacifico. Ma si tratta di un legame che si è andato affievolendo col tempo: e si teme che, soprattutto dopo la scomparsa della regina, molti di quei Paesi possano rivendicare la piena autonomia.
Ecco allora che i sovrani del futuro, William e Kate, scendono in campo per assicurare la continuità di quello che fu l’impero britannico. D’altra parte, la monarchia ha sempre svolto un ruolo diplomatico fondamentale: basti ricordare il viaggio di Elisabetta in Ghana del 1961 , quando il ballo della regina col presidente della nazione africana (rievocato in The Crown) assicurò la sua permanenza all’interno del Commonwealth. Ma nello stesso anno anche la visita della sovrana in India aprì un nuovo capitolo nei rapporti della Gran Bretagna con l’ex colonia, mentre il viaggio in Germania del 1965 accelerò la riconciliazione post-bellica. Più di recente, proprio il tour australiano di William e Kate nel 2014 ha riguadagnato alla monarchia le simpatie degli abitanti più giovani della terra dei canguri. Adesso, tocca ai Caraibi.
14 febbraio 2022 (modifica il 14 febbraio 2022 | 16:56)
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