di Cesare ZapperiIl presidente della Regione Veneto: convergenze tra i colleghi, ora si chiuda. Per il Pnrr bisognerebbe creare un salvadanaio per raccogliere i soldi non spesi Il ministro Roberto Calderoli dice che aspetta il suo decalogo sull’autonomia per chiudere la legge. Siete pronti? questione di giorni — risponde il presidente della Regione Veneto Luca Zaia —. Siamo in fase di definizione di un documento che ho proposto ai colleghi delle Regioni per scendere sul terreno concreto e mettere da parte le discussioni astratte. Ma quali sono i punti principali di questo decalogo? Ho suggerito un “Manifesto dell’autonomia differenziata” che contiene alcuni principi che devono essere condivisi. Ne indico alcuni: la promozione delle autonomie secondo l’articolo 5 della Costituzione; il principio dell’indivisibilit della Repubblica; la necessit di determinare i Lep (livelli essenziali delle prestazioni). Ho constatato una sostanziale convergenza con i colleghi presidenti, ora bisogna chiudere. Con il ministro, leghista come lei, l’intesa perfetta. un addetto ai lavori, l’autonomia nelle sue corde. E poi sa ascoltare ed consapevole che ormai siamo arrivati all’ultimo stadio. O si fa ora o non si far mai. Alibi non ce ne sono pi. Eppure, le resistenze, anche tra i suoi colleghi, non mancano. Bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realt. Il Paese di fronte a oggettive difficolt che richiedono a ciascuno di noi un’assunzione di responsabilit. Questa passa dall’autonomia. Si obietta che volete lasciare indietro i pi deboli anche se la premier Meloni ha assicurato che non succeder. Questa la cifra della malagestione che frutto delle leggi attuali, non della riforma che proponiamo noi. Se in certe realt vengono abbandonati i rifiuti per strada o i malati sono costretti a cambiare regione la colpa non certo dell’autonomia. Questa la cifra della malagestione che frutto delle leggi attuali, non della riforma che proponiamo noi. Come vincere i dubbi? Si dice che il premio Nobel dell’economia Friedman a chi gli chiedeva se ha pi bisogno chi ha o chi non ha, rispondeva che ce l’ha chi ha avuto e non ha pi. Dico questo per sottolineare che la paura del cambiamento comprensibile ma non fondata. Nessuno ha l’interesse che il Paese vada male. L’autonomia l’unica leva per invertire la rotta. Lei continua a ripetere che non siete eversivi. E lo confermo. Vogliamo semplicemente attuare la Costituzione. Ormai l’autonomia non pi tab. Ne parlano tranquillamente sia il presidente della Repubblica che il premier. Io dico che sarebbe bene recuperare lo spirito con cui i nostri padri scrissero la Costituzione. Siamo di fronte ad un passaggio epocale. C’ chi teme che si voglia legare l’autonomia al presidenzialismo. Sono due obiettivi diversi che condividiamo ma che hanno tempi diversi. Non sono possibili do ut des. L’autonomia si pu fare con una legge ordinaria, per il presidenzialismo serve una riforma costituzionale. Dobbiamo lavorare convintamente per entrambi gli obiettivi . Con il collega Vincenzo De Luca ha duettato a lungo nel corso dell’appuntamento milanese. Ma non ci sono grandi differenze tra di noi. Anche lui d’accordo che l’autonomia imprescindibile. Si discute tanto dei famosi Lep. A che punto siamo? Intanto, va detto che questo il primo governo dal referendum (io ne ho visti passare 5) che ha introdotto nella manovra un articolo, il 143, che prevede i Lep. Entro l’anno prossimo vanno approvati e stiamo attenti perch prevedo sorprese. Una volta che saranno fissati bisogner rispettarli. Qualcuno avr problemi. E con il Pnrr come siete messi? Noi in Veneto siamo a posto ma non tutti ce la faranno a rispettare i tempi. Per questo propongo un sistema di overbooking, cio un salvadanaio in cui mettere le risorse che non si riescono a impegnare nei tempi previsti. Poi saranno redistribuite a chi in condizione di usarle. Si possono creare disparit. Ma ci sono gi. Usciamo dalla narrazione che tutti siamo uguali. E aggiungo, il Pnrr si pu ridiscutere, lo prevede l’articolo 21 dello stesso piano. Non si pu fingere che non ci siano state la pandemia e la guerra. Il mondo cambiato, ne dobbiamo tenere conto. La sua Lega, come dimostrano i congressi provinciali in Lombardia, vive giorni agitati. In questo momento abbiamo bisogno di unit e non di divisioni. La Lega un grande partito, che vi siano sensibilit diverse normale. Ma io ricordo che lo diceva sempre anche Umberto Bossi: “da soli si fa prima ma insieme si fa molta pi strada”. Nessun timore di scissioni? Per me esiste la Lega e basta. Quando a Carducci chiesero di scrivere un tema sulla madre, scrisse: “mia madre mia madre, punto e basta”. 6 dicembre 2022 (modifica il 6 dicembre 2022 | 07:37) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-06 07:20:00, Il presidente della Regione Veneto: convergenze tra i colleghi, ora si chiuda. Per il Pnrr bisognerebbe creare un salvadanaio per raccogliere i soldi non spesi, Cesare Zapperi