Rendere lo studio della matematica obbligatorio fino ai 18 anni. Questo la ”missione” del primo ministro Rishi Sunak, convinto che si debba ”ripensare il nostro approccio ai calcoli”.
Nel suo primo discorso del 2023, Sunak esprimerà la sua tesi, ovvero “lasciare che i nostri figli escano nel mondo senza quelle capacità è deludere i nostri figli”. I dettagli del piano verranno illustrati ”a tempo debito”. Come riportano i media britannici, Sunak dovrebbe dire che “uno dei più grandi cambiamenti di cui abbiamo bisogno nell’istruzione oggi è quello di reinventare il nostro approccio alla matematica”.
Secondo dati del governo britannico, circa otto milioni di adulti in Inghilterra hanno le capacità di calcolo dei bambini della scuola primaria, mentre il 60 per cento degli alunni svantaggiati a 16 anni non ha competenze matematiche di base.
In Italia il 51% dei maturandi non ha le competenze minime in matematica
Non solo in Inghilterra, ma anche in Italia è emergenza per lo studio delle materie scientifiche. L’Italia continua ad essere indietro per numero di laureati, in particolare per le discipline Stem: abbiamo una media di 6,7% di laureati in materie tecnico-scientifiche contro una media europea del 12-13%.
In Italia il 51% dei maturandi non raggiunge la soglia minima sulle competenze di matematica. In alcune regioni del Sud la percentuale sale addirittura al 70%.
Secondo il ministro Valditara “il livello di competenze non sempre adeguato e la ridottissima platea di studenti, in particolare modo di studentesse, che scelgono discipline scientifiche, ingegneristiche e matematiche, non sono motivati dalla presunta scarsità di talenti o di meriti personali. Si tratta piuttosto di non adeguati incontri orientativi, cioè di un non adeguato orientamento degli studenti con queste discipline”.