A Bucha è stato infranto il confine tra la guerra e la barbarie

di Antonio PolitoI soldati russi hanno lasciato sul terreno i segni della loro dominazione cruenta e inumana. I primi reporter che si sono avventurati a Bucha ci hanno dato testimonianza di decine di corpi di civili fucilati Perfino tra la guerra e la barbarie, tra la guerra e i crimini contro l’umanità, c’è un confine. E pare proprio che sia stato infranto a Bucha e nelle zone dell’Ucraina settentrionale che i russi hanno occupato per settimane. Come una marea che si ritira, l’esercito di Mosca ha lasciato sul terreno i segni della sua dominazione cruenta e inumana. I primi reporter che si sono avventurati a Bucha ci hanno dato testimonianza visiva, diffusa anche dalle fonti ufficiali ucraine, di decine di corpi di civili inermi fucilati, spesso con le mani legate dietro la schiena, talvolta con uno straccio bianco, che di solito si usa per segnalare ai soldati la volontà di arrendersi. Racconti di torture, fosse comuni, bambini usati come scudi umani, si aggiungono a comporre un quadro che, se fosse confermato, dovrebbero togliere ogni alibi a chi in nome del pacifismo o di una neutralità ponziopilatesca suggerisce che non si faccia niente per fermare tutto questo. Ancora una volta le autorità di Mosca parlano di «provocazione» e negano di aver commesso crimini durante l’occupazione militare. Ma altre volte hanno tentato di nascondere ciò che le truppe russe avevano in realtà fatto, come il bombardamento dell’ospedale di Mariupol, e c’è dunque da augurarsi che presto i tribunali internazionali e le organizzazioni umanitarie indipendenti accertino la verità. Ciò che però è già oggi certo è che il mostro che abbiamo di fronte è sì la guerra, portata dopo 77 anni nel cuore dell’Europa. Ma a questa guerra può mettere fine solo colui che l’ha cominciata: Vladimir Putin. E a noi europei spetta il compito di far sì che gli non resti alternativa che non sia la pace. Uno dei politici italiani più prudenti e misurati, Enrico Letta, ha scritto su Twitter: «Quante altre Bucha prima che si passi a un embargo totale del petrolio e del gas russo?». È una domanda cui l’Europa, da oggi, ha il dovere morale di rispondere. 3 aprile 2022 (modifica il 3 aprile 2022 | 18:10) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-03 19:11:00, I soldati russi hanno lasciato sul terreno i segni della loro dominazione cruenta e inumana. I primi reporter che si sono avventurati a Bucha ci hanno dato testimonianza di decine di corpi di civili fucilati, Antonio Polito

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