Secondo quanto segnala Italia Oggi, il DPCM sulla formazione iniziale degli insegnanti, attuativo del Pnrr, dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il prossimo 25 settembre.
Questo passo permetterà all’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario) di approvare ufficialmente le Linee guida sui requisiti di accreditamento iniziale dei percorsi di specializzazione per gli insegnanti.
La pubblicazione del DPCM è il tassello che mancava per far partire i percorsi formativi nelle università. Gli aspiranti docenti potranno finalmente acquisire i 60 crediti formativi universitari (CFU) necessari per accedere al mondo dell’insegnamento. Di questi, almeno 30 CFU dovranno essere posseduti prima della partecipazione ai concorsi, previsti per la primavera del 2023.
Le Linee guida previste dall’Anvur tengono conto delle limitazioni imposte dal Decreto Legislativo del 13 aprile 2017, n. 59. Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, fino al 50% delle attività potranno essere svolte a distanza, ad esclusione di tirocini e laboratori.
Tra i requisiti stabiliti dall’Anvur, figura la presenza di un direttore del percorso formativo che dovrà essere un professore di ruolo di I o II fascia. Inoltre, l’offerta formativa dovrà essere accuratamente pianificata rispettando gli standard minimi e le competenze professionali relative alla classe di concorso. Anche il numero massimo di studenti ammissibili e i requisiti di aule e laboratori sono stati dettagliati, ponendo le basi per un’offerta formativa di qualità.
Per ogni percorso attivato che ha fino a 1000 studenti, è richiesta la presenza di almeno due docenti afferenti a settori scientifici comuni e uno specializzato nel settore specifico del percorso. Oltre i 1000 studenti, si aggiungono due docenti ogni 500 studenti supplementari. Almeno due docenti per percorso devono appartenere ai ruoli dell’istituzione.
Per quanto riguarda la didattica a distanza, è previsto un tutor tecnico e un tutor disciplinare ogni 250 studenti. Entrambi devono avere almeno una laurea magistrale e specifica esperienza nel campo.
Per le attività in presenza, il numero di posti in aula deve essere almeno pari al numero degli studenti iscritti. Le dotazioni audio-video devono essere garantite in caso di distribuzione degli studenti in più aule. Per i laboratori, è richiesta una dettagliata descrizione delle dotazioni e della capacità in relazione al numero degli studenti.
Infine, il nucleo di valutazione dovrà verificare la coerenza tra il numero massimo di studenti ammissibili e la disponibilità di docenti, tutor, aule e laboratori.
Abilitazione docenti, in arrivo il DPCM: il 25 settembre in Gazzetta Ufficiale? Le ultime notizie
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