Abrams, Biden manda 31 carri armati a Kiev: Difenderemo lUcraina

di Dai nostri corrispondenti da Washington e da Berlino, Viviana Mazza e Paolo Valentino

Il presidente Usa chiama quattro leader europei e ringrazia Roma. Scholz conferma 14 Leopard, ma precisa: Una decisione che andava ponderata

G li Stati Uniti invieranno in Ucraina 31 carri armati M1 Abrams, in coordinamento con la Germania che mander i Leopard. Putin pensava che ci saremmo divisi, si sbagliava. L’America unita e lo il mondo, mentre ci avviciniamo all’anniversario dell’inizio della guerra, ha detto il presidente Joe Biden ieri, sottolineando di aver chiamato, prima dell’annuncio, quattro leader europei: il tedesco Olaf Scholz, il francese Emmanuel Macron, il britannico Rishi Sunak e la premier italiana Giorgia Meloni.

Nelle ultime settimane, l’unit degli alleati era stata messa alla prova dalla questione dei tank, con Berlino che rifiutava di inviare i propri a meno che gli americani non facessero lo stesso. Al Pentagono gli Abrams erano ritenuti troppo complessi e costosi (per il tipo di carburante e la manutenzione). Alla domanda se Berlino abbia costretto Washington a un ripensamento, Biden ha risposto in conferenza stampa con una risata: Non mi hanno costretto a cambiare idea. Volevamo essere sicuri di agire insieme. Alla fine, c’ stato un compromesso, dopo decine di conversazioni che hanno coinvolto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e il suo omologo tedesco Jens Pltner, Lloyd Austin del Pentagono, il direttore della Cia William Burns, il capo dello staff di Scholz Wolfgang Schmidt (e gli ucraini): i 31 Abrams, l’equivalente di un battaglione, verranno acquistati (non presi dalle scorte) e ci vorranno molti mesi, mentre i tank tedeschi dovrebbero arrivare a Kiev a fine marzo, per l’offensiva di primavera. Berlino ne ha promessi inizialmente 14, cui si sommerebbero i Leopard in arrivo tramite altri Paesi europei, per un totale di due battaglioni, cio di un numero di carri compreso tra 84 e 110. Biden ha citato anche l’invio di Challenger 2 britannici, blindati Amx-10 francesi e la fornitura di artiglieria dall’Italia.

Non ci sono i 300 tank e 600 blindati chiesti dal generale Valeriy Zaluzhnyi, ma una vittoria simbolica importante per Kiev, che vede riconfermato anche l’impegno di lungo periodo dell’Occidente (nel giorno del compleanno di Zelensky). I tank verranno usati per riconquistare territori strappati dai russi, ma Biden ha voluto sottolineare che non c’ una minaccia offensiva a Mosca; servono ad aiutare gli ucraini a difendere la propria terra. Se le truppe di Putin tornassero in Russia la guerra finirebbe oggi. chiaro che gli alleati sono meno preoccupati dai rischi di escalation. Non abbiamo indicazioni che Putin voglia usare armi nucleari tattiche o di altro genere, ha precisato ieri il portavoce della Casa Bianca John Kirby.

A Berlino Scholz si concesso un giro da vincitore. Confermando la storica decisione di inviare i Leopard all’Ucraina e autorizzare gli altri Paesi europei che si sono detti pronti (a Polonia, Finlandia, Danimarca ieri si sono aggiunte Olanda e Spagna) a fare altrettanto, il cancelliere ha rivendicato davanti al Bundestag la sua scelta e il modo in cui maturata. Abbiamo fatto bene a non lasciarci trascinare, ad agire in stretta collaborazione con gli alleati — ha detto Scholz — ed stato giusto e voluto che il nostro governo sia arrivato a questa decisione passo dopo passo, poich questo il solo principio che garantisce sicurezza per l’Europa e la Germania in una situazione cos pericolosa. Cooperazione e consenso, secondo il cancelliere, sono la via maestra che pu impedire un’escalation e un’estensione del conflitto.

Messi alle spalle i silenzi e le titubanze delle scorse settimane, quando stato bersaglio di critiche sia dall’estero — in primis i dirigenti polacchi e ucraini, sia dai suoi alleati verdi e liberali — Scholz ha cercato di recuperare quella leadership che aveva promesso ai tedeschi quando era stato eletto: Ai cittadini che sono preoccupati dico: fidatevi di me, fidatevi del governo federale. Faremo s che il nostro sostegno all’Ucraina cresca e sia possibile senza che i rischi per la Germania aumentino nella direzione sbagliata.

Ma in una sorta di anticipazione di nuove e future polemiche, Scholz ha anche tracciato una linea rossa: n ora n in futuro la Germania invier aerei da combattimento o truppe di terra in Ucraina. La richiesta di caccia da combattimento stata evocata ieri da Zelensky insieme a quella di missili a lungo raggio.

Come da copione, Mosca ha reagito con durezza, attraverso l’ambasciatore a Berlino Sergei Nechaev. La Germania, secondo il diplomatico, sta abbandonando la sua responsabilit storica nei confronti della Russia per i crimini terribili commessi dai nazisti durante la Grande Guerra Patriottica. La scelta di consegnare i Leopard a Kiev estremamente pericolosa, poich porta il conflitto a un nuovo livello di scontro, causando danni irreparabili allo stato gi pessimo dei rapporti tra i due Paesi.

25 gennaio 2023 (modifica il 25 gennaio 2023 | 22:45)

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