Fuoriclasse della scrittura era pi di un giornalista sportivo. Aveva mille interessi e curiosit. Gli piacevano i numeri e le storie degli uomini. Era il pi bravo ma giocava di squadra
Mario Sconcerti era un gigante e una persona gentile. Nell’analisi e nella scrittura giocava un altro campionato, quello riservato ai fuoriclasse. Ma non lo ha mai fatto pesare, anzi. Ha diretto giornali, scritto libri non solo di sport, perch era s un giornalista sportivo, ma anche molto altro. Aveva mille interessi, mille curiosit. Gli piacevano i numeri e le storie degli uomini che quei numeri realizzano, perch lo sport quello: il racconto di uomini e della loro evoluzione. Mario studiava quell’evoluzione per capirla e poterla spiegare.
Era un meraviglioso compagno di cene, di serate attorno a un tavolo. Sempre brillante, divertente e divertito. Parlare con lui era un piacere, sempre. Anche la semplice telefonata per chiedere un pezzo non era una semplice telefonata: quando lo salutavi ti rendevi conto di aver imparato qualcosa. Ne sapeva pi di noi, ma non lo ha mai sottolineato. Era il pi bravo ma giocava di squadra. Qualche giorno fa l’ultima telefonata. Ci ha salutati cos: Ciao, ragazzi, vi voglio bene. Tutti gli abbiamo voluto bene. E ci manca gi tantissimo.
17 dicembre 2022 (modifica il 17 dicembre 2022 | 20:12)
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, 2022-12-17 19:33:00, Fuoriclasse della scrittura era più di un giornalista sportivo. Aveva mille interessi e curiosità. Gli piacevano i numeri e le storie degli uomini. Era il più bravo ma giocava di squadra, Domenico Calcagno