Addio Tik Tok anche per i dipendenti governativi in Usa e Canada. In Italia valutazioni in corso per il blocco

Dopo la Commissione europea e il Consiglio Ue, TikTok, un’app di proprietà cinese, sta attualmente affrontando restrizioni da parte delle amministrazioni governative sia negli Stati Uniti che in Canada.

La Casa Bianca ha ordinato alle agenzie federali di rimuovere Tik Tok da tutti i dispositivi elettronici del governo entro 30 giorni, sottolineando l’importanza di affrontare i rischi per i dati sensibili governativi. L’amministrazione Biden-Harris ha enfatizzato l’investimento nella difesa dell’infrastruttura digitale e nel limitare l’accesso degli avversari stranieri ai dati degli americani.

Analogamente, il governo del Canada ha annunciato che Tik Tok verrà bandita dai dispositivi mobili forniti al suo personale a causa di un livello di rischio inaccettabile per la privacy e la sicurezza. La ministra del Tesoro ha affermato che questa decisione è stata presa come misura precauzionale, ma non ci sono motivi per credere che le informazioni del governo siano state compromesse. Tik Tok ha definito “curiosa” la decisione del governo canadese, sostenendo che non sono stati citati specifici problemi di sicurezza e che l’azienda non è stata contattata prima dell’annuncio ufficiale.

Tik Tok è stato originariamente lanciato nel settembre 2016 come Douyin in Cina, e successivamente è stato lanciato globalmente come Tik Tok nel settembre 2017. Da allora, è diventato uno dei più popolari social media video, con miliardi di utenti in tutto il mondo. Tuttavia, la sua origine cinese e le preoccupazioni per la privacy e la sicurezza dei dati hanno sollevato preoccupazioni per le autorità governative in molte nazioni, compresi gli Stati Uniti e il Canada.

Anche il governo italiano valuta un possibile blocco del social network cinese Tik Tok

Il governo italiano sta prendendo in considerazione l’idea di disinstallare Tik Tok. Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha affermato che tra le opzioni sul tavolo c’è anche il blocco dell’app sugli smartphone di tutti i dipendenti pubblici. Il ministro ha sottolineato che la decisione finale non può essere presa in solitaria e che sarà necessario confrontarsi con le altre istituzioni per concordare una linea comune.

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