di Redazione Salute
Nel mondo 1 adolescente su 7 soffre di problemi legati alla salute mentale, la metà si sente triste e la maggior parte non chiede aiuto. Il sondaggio di Unicef Italia e la petizione per i Ministri
Nel mondo un adolescente ogni 11 minuti si suicida, il 50% si sente triste e il 41% non chiede aiuto pur avendone bisogno.
Un quadro desolante emerge dal rapporto diffuso dall’Unicef in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza (che si celebra il 20 novembre), quest’anno dedicata al tema della salute mentale e psicosociale.
Il quadro
Quasi la metà di tutte le problematiche legate alla salute mentale, denuncia l’Unicef, iniziano entro i 14 anni di età e il 75% si sviluppano entro i 24 anni, ma la maggior parte dei casi non viene individuata e non viene presa in carico. Gli effetti della pandemia da Covid-19 hanno peggiorato la situazione.
Quasi 46.000 adolescenti muoiono a causa di suicidio ogni anno e proprio il suicidio è la quinta causa di morte tra i 15 e i 19 anni.
Nel mondo 1 adolescente su 7 fra i 10 e i 19 anni soffre di problemi legati alla salute mentale.
Tristezza, isolamento
Unicef Italia, sulla piattaforma digitale indipendente U-Report, ha realizzato un sondaggio a tema su un campione di adolescenti di età compresa fra i 10 e i 19 anni. Su 194 rispondenti: il 28% si sente ottimista; il 12% triste; il 14% preoccupato; il 14% angosciato e il 10% frustrato.
Fra le circostanze che causano apprensione le difficoltà economiche personali o della famiglia (17%), il senso di isolamento (19%), la distanza dalla famiglia e dagli affetti (8%), i litigi e tensioni all’interno della famiglia (7%).
Tuttavia, il 41% degli adolescenti afferma di non aver richiesto aiuto a nessuno, il 22% di aver cercato aiuto da coetanei ed amici e l’11% ai familiari. L’11% dichiara di essersi rivolto presso psicologi presenti nelle scuole e nelle comunità e il 7% presso i servizi sociali e sanitari.
Fra le ragioni per non aver richiesto aiuto, il 22% afferma di non ritenerlo necessario, il 10% di non sapere a chi rivolgersi, il 10% di temere di richiedere aiuto, e l’8% di avere timore del giudizio negativo degli altri.
L’indagine rivela che gli adolescenti vorrebbero sentire parlare più spesso di salute mentale e benessere psicosociale dalle istituzioni (34%), dalle scuole (31%), dai famigliari (7%) e dai media (7%).
La petizione
Il Covid ha allargato la platea di ragazzi che si sentono male: prima della pandemia, la prevalenza dei problemi di salute mentale si collocava intorno al 18-20% della popolazione, ovvero tra 1.800.000 e i 2 milioni di persone minorenni.
Per contrastare l’emergenza, Unicef Italia ha lanciato anche una petizione : «Salute per la mente di bambini e adolescenti», che ha raccolto oltre 13.000 adesioni. L’obiettivo è quello di mobilitare l’opinione pubblica affinché sostenga le raccomandazioni rivolte ai Ministri competenti in materia.
Nonostante l’elevata prevalenza di problemi di salute mentale fra gli adolescenti, infatti, nel nostro Paese i servizi di prevenzione e cura rimangono inadeguati. Prima della pandemia, nel 2019, solo 30 su 100 persone minorenni con un disturbo neuropsichico riuscivano ad accedere ad un servizio territoriale specialistico e solo 15 su 100 riuscivano ad avere risposte terapeutico-riabilitative appropriate.
L’Unicef in Italia chiede di: aumentare significativamente gli investimenti a lungo termine nei servizi di salute mentale e benessere psicosociale; garantire un sistema uniforme e integrato di servizi di assistenza neuropsichiatrica infantile e adolescenziale; promuovere su tutto il territorio nazionale interventi a sostegno della genitorialità consapevole rispetto al tema; permettere a tutti i ragazzi di beneficiare di un supporto per la salute mentale nelle scuole e nelle comunità; garantire, consolidandone la diffusione, i servizi di prevenzione e sostegno psicologico nei contesti educativi e comunitari.
17 novembre 2022 (modifica il 17 novembre 2022 | 14:31)
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, 2022-11-17 18:03:00, Nel mondo 1 adolescente su 7 soffre di problemi legati alla salute mentale, la metà si sente triste e la maggior parte non chiede aiuto. Il sondaggio di Unicef Italia e la petizione per i Ministri , Redazione Salute