Agenda Sud, in Campania il 30% degli istituti beneficerà degli interventi. Ecco lelenco delle scuole provincia per provincia

L’Agenda Sud si propone come baluardo nella lotta contro i divari di apprendimento nelle scuole del sud Italia, e la Campania emerge come la regione più rappresentativa in questa iniziativa.

La regione rappresenta da sola il 31% degli istituti che beneficeranno degli interventi. Con un totale di 76 istituti coinvolti, di cui 44 solo nella provincia di Napoli, la Campania supera la Sicilia, che ne ha 71.

Questo programma speciale coinvolge otto regioni, con una spesa prevista di 265 milioni di euro come stabilito dal decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, a fine agosto.

L’obiettivo è identificare e supportare gli studenti in condizioni di fragilità, utilizzando come riferimento gli esiti delle prove Invalsi e l’indicatore di status economico, sociale e culturale (ESCS). La mancanza di quest’ultimo indicatore, infatti, può prefigurare un rischio di dispersione per gli studenti, rendendolo essenziale per la selezione degli istituti da supportare.

Gli interventi proposti sono strutturati in quattro linee di azione:

  1. Finanziamento straordinario: 245 scuole statali del sud, tra primarie e secondarie, riceveranno 140.000 euro ciascuna per iniziative formative negli anni 2023/2024 e 2024/2025.
  2. Docenti supplementari: 123 scuole secondarie otterranno tre docenti in più per due anni nelle materie di Italiano, Matematica e Inglese.
  3. Supporto alle primarie: 1906 scuole primarie statali del Mezzogiorno beneficeranno di finanziamenti basati sugli esiti Invalsi e sul numero di studenti fragili.
  4. Progetto pilota: Con un finanziamento di 15 milioni, si punta a trasformare le scuole in centri educativi di sviluppo territoriale. In particolare, le scuole di Caivano, zona recentemente segnata da un tragico episodio di violenza, saranno al centro di questo sforzo.

La gestione e l’attuazione di Agenda Sud saranno curate dall’unità di missione per il PNRR, rispettando i regolamenti europei e gli standard del Ministero dell’Istruzione.

Napoli 44, Palermo 23, Salerno 20, Foggia 16, Catania 14, Bari 11, Cosenza 11, Reggio Calabria 10, Caserta 9, Agrigento 8, Messina 8, Caltanissetta 7, Lecce 6, Enna 5, Potenza 5, Taranto 5, Crotone 4, Vibo Valentia 4, Brindisi 3, Cagliari 3, L’Aquila 3, Siracusa 3, Avellino 2, Barletta-Andria-Trani 2, Campobasso 2, Catanzaro 2, Chieti 2, Isernia 2, Nuoro 2, Sassari 2, Sud Sardegna 2, Trapani 2, Benevento 1, Ragusa 1, Teramo 1.

SLIDE

Il comunicato del Ministero dell’Istruzione e del Merito

Si tratta di un progetto rivolto alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Gli interventi dell’Agenda Sud sono concepiti per superare il divario territoriale tra Nord e Sud Italia, garantendo pari opportunità d’istruzione agli studenti su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è combattere la dispersione scolastica fin dalla Scuola primaria, con interventi mirati sugli istituti del Mezzogiorno. Il progetto pilota avrà durata biennale, sugli anni 2023/2024 e 2024/2025, e verrà applicato in 150 scuole del Sud individuate dall’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione), con l’aspettativa di estenderlo a molte altre.

Gli istituti coinvolti sono 50 Scuole primarie, 50 Secondarie di I grado e 50 di II grado e sono stati scelti dall’Invalsi in base a dati relativi ai tassi di dispersione scolastica, abbandono in corso d’anno, assenze, fragilità nei risultati degli apprendimenti, contesto socio-economico. Si sta lavorando per estendere la sperimentazione a ulteriori istituti. Con il Piano, si sperimenteranno modelli e si darà vita a buone pratiche che potranno essere generalizzate in altre aree del Mezzogiorno.

L’Agenda è basata sul principio della personalizzazione dell’insegnamento, in modo da porre al centro le esigenze delle studentesse e degli studenti, tramite attività di orientamento e tutoraggio estese anche al Primo ciclo e in coerenza con le Linee guida per l’orientamento e attività di supporto alle famiglie. Verrà promossa una didattica innovativa e laboratoriale, con l’introduzione di nuove metodologie, scuole aperte tutto il giorno, attività anche durante la sospensione delle lezioni, orari più flessibili, potenziamento del tempo pieno e delle mense scolastiche.

Verrà rafforzato l’organico dei docenti nelle Secondarie di I e di II grado nelle materie di base: italiano, matematica e inglese (in media 4 docenti in più per scuola) e gli insegnanti saranno retribuiti per incarichi aggiuntivi oltre l’orario scolastico. L’Invalsi supporterà le 150 scuole, anche con la formazione dei docenti su didattica orientativa, progettazione, utilizzo dei dati per migliorare gli esiti degli apprendimenti.

Saranno attivati progetti speciali di offerta formativa, d’intesa con i Presidenti di Regione e le realtà locali, per valorizzare pienamente le potenzialità delle aree interessate.

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