di Claudio Bozza
I gruppi dietro ai proclami e alle azioni violente a sostegno del capo estremista in sciopero della fame e in isolamento quasi totale
La matrice anarchica dei due attentati alle sedi diplomatiche italiane di Berlino e Barcellona apparsa subito chiara. Perch la firma (incendiaria) e l’obiettivo sono gli stessi: fare pressione sullo Stato per attenuare il carcere duro all’anarchico Alfredo Cospito . Il leader della Federazione anarchica informale–Fronte rivoluzionario internazionale (Fai-Fri), frangia oltranzista e violenta ritenuta responsabile di oltre 50 attentati in tutta Europa e non solo, in sciopero della fame da quasi tre mesi. Cospito, dopo oltre sei anni di detenzione nel carcere di Sassari, dallo scorso maggio sottoposto al 41 bis, che prevede un isolamento quasi totale. E deve scontare in tutto 20 anni di reclusione, dovuti ad attentati dinamitardi contro i carabinieri e la gambizzazione di un manager di Ansaldo Nucleare, pena che potrebbe anche trasformarsi in ergastolo ostativo.
Le condizioni di Cospito, 55 anni, si sarebbero assai aggravate a causa della sua protesta dietro le sbarre: Sta rischiando la vita, ripete il suo avvocato. Ma l’inasprimento del regime carcerario ha ragioni fondate. L’ex Guardasigilli Marta Cartabia decise di firmare un decreto ad hoc contro il leader anarchico, perch, secondo il tribunale di sorveglianza di Roma, grazie al normale regime carcerario poteva continuare a coordinare le attivit eversive: Le comunicazioni di Cospito con le realt anarchiche all’esterno del circuito carcerario appaiono assidue e producono l’effetto di contribuire a identificare obiettivi strategici e a stimolare azioni dirette di attacco alle istituzioni. Cospito, quindi, riusciva ancora a coordinare una rete anarchica fortemente operativa e radicata a livello europeo. Ma poi, nonostante l’applicazione del 41 bis, gli anarchici hanno continuato a colpire in pi Paesi. Il campanello d’allarme pi grave era stato l’attentato contro Susanna Schlein, prima consigliera dell’ambasciata italiana ad Atene, la cui auto fu data alle fiamme a inizio dicembre, in piena notte, mentre era in casa con i figli. Pochi giorni dopo arriv la rivendicazione del Carlo Giuliani Revenge Nuclei.
Ieri, 28 gennaio, era anche l’ultimo giorno di una chiamata internazionale all’azione lanciata nelle scorse settimane via web sui siti della galassia anarchica per ribadire solidariet a Cospito. Una iniziativa eversiva, spiegano fonti di intelligence, durata una settimana e veicolata in lingua spagnola. In questi giorni sono state infatti rivendicate azioni meno eclatanti compiute anche tra Roma, Milano, Torino e Buenos Aires. E proprio a Barcellona, nella notte tra venerd e sabato, il consolato italiano stato colpito in un territorio dove la rete dei fedelissimi di Cospito molto agguerrita, e pu contare anche sul sostegno di frange sindacali di estrema sinistra. Qui, cinque soggetti in via di identificazione hanno colpito a volto coperto. Ma se il blitz spagnolo si limitato a una vetrata infranta e una scritta pro Cospito, quello dinamitardo messo a segno a Berlino contro l’auto del primo consigliere dell’ambasciata, Luigi Estero, ha destato forte preoccupazione, con i livelli di sicurezza innalzati ai massimi livelli.
Tutto mentre, nei giorni scorsi, un nutrito gruppo di intellettuali come l’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick, il musicista Moni Ovadia, il filosofo Massimo Cacciari e don Ciotti aveva firmato un appello rivolto al ministro della Giustizia Nordio: Chiediamo un gesto di umanit e coraggio come la revoca del 41 bis a Alfredo Cospito che a un passo dalla morte.
29 gennaio 2023 (modifica il 29 gennaio 2023 | 10:05)
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