Alle medie in Puglia si insegna la lingua dei segni. A tutti

di Anna Gioria

Progetto pilota della Regione. Santarelli: non è soltanto uno strumento per le persone sorde, Serve ai bambini udenti per sviluppare maggiori competenze comunicative

La Puglia sarà la prima regione dove nelle scuole medie verrà insegnata la lingua dei segni (LIS). Il progetto regionale finalizzato all’inclusione delle 5 mila persone sorde che vivono sul territorio, è un segnale alquanto positivo, e soprattutto puntuale, che arriva nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, celebrata ogni anno, il 3 dicembre, per rivendicarne i diritti. L’iniziativa è nata da una proposta, approvata con la legge regionale 30 dicembre 2021, del consigliere regionale Giuseppe Tuppudi, capogruppo della lista «Con Emiliano».

Il progetto

Al fine di rispondere ai particolari bisogni e interessi dei cittadini con disabilità uditiva, in fase di realizzazione sono stati coinvolti l’assessorato al welfare, quello all’istruzione e l’Ente Nazionale Sordi. Lo scopo principale del decreto è la sensibilizzazione dell’intera comunità scolastica all’inclusione e alla pluralità dei linguaggi, attraverso dei corsi della LIS. Dal punto di vista prettamente pratico, l’insegnamento della lingua dei segni è un modo per favorire la piena partecipazione alla vita sociale e l’abbattimento delle barriere della comunicazione. La notizia è stata presa con entusiasmo da Benedetto Santarelli, primo educatore sordo in Italia nell’insegnamento della LIS che dichiara:«In seguito a anni di lavoro e studio della LIS, sia a livello nazionale, sia internazionale, posso affermare che le mani sono la nostra bocca e gli occhi le nostre orecchie. I bambini udenti, esposti alla LIS, sono in grado di sviluppare maggiori competenze comunicative. La lingua dei segni non è solo uno strumento comunicativo e inclusivo per le persone sorde, ma il suo apprendimento e la pratica favorisce gli aspetti cognitivi e comportamentali. In particolare, ne beneficiano i bimbi iperattivi perché migliora l’attenzione, punto debole degli stessi e di quelli con un disturbo dell’apprendimento. Proprio per questi benefici della LIS, mi auguro che l’iniziativa pugliese possa replicarsi in tutte le città e regioni d’Italia».

Prospettive

L’augurio non è solo di Santarelli, ma di molti. Considerandola un’iniziativa pilota unica nel panorama italiano, si auspica che diventi un esempio sulla scena nazionale e sui tavoli ministeriali.

3 dicembre 2022 (modifica il 3 dicembre 2022 | 17:01)

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, 2022-12-03 16:04:00, Progetto pilota della Regione. Santarelli: non è soltanto uno strumento per le persone sorde, Serve ai bambini udenti per sviluppare maggiori competenze comunicative , Anna Gioria

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