di Simona Lorenzetti
L’allenatore della Juventus ha presentato querela dopo aver chiesto al Tribunale di ridurre l’assegno di mantenimento da 10 mila a 5 mila euro
Un amore che finisce e un accordo giudiziale che stabilisce quanto lui debba versare mensilmente alla ex per il mantenimento del figlio. Una cifra sostanziosa, 10 mila euro, che la donna però avrebbe in parte «distratto», destinandola a spese diverse rispetto alle strette necessità del bambino. E così, ora, lei dovrà presentarsi in Tribunale per rispondere di appropriazione indebita e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Sarebbe una storia privata se non fosse per i nomi dei protagonisti. La parte offesa, il marito che versava gli alimenti e che ha fatto partire l’indagine presentando una querela, è l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri. Mentre sotto accusa c’è la sua ex convivente, Claudia Ughi.
I due si incontrano a Livorno nel 2003 e poco dopo vanno a convivere. Lei ha una bambina, nata da una precedente relazione. E nel 2011 nasce il loro primo figlio. Dopo 13 anni, nel 2017, la coppia si separa ed è in quel momento che di fronte al Tribunale viene sancito l’accordo per il mantenimento del piccolo. Il bambino sarebbe rimasto a vivere con la madre e la sorella, mentre il papà (ottenuto l’affidamento condiviso) si impegna a versare ogni mese 10 mila euro su un conto corrente dedicato. Quattro anni dopo, però, la situazione cambia. Nel gennaio 2021 Allegri si rivolge al Tribunale di Torino e chiede che vengano modificate le disposizioni economiche in favore della ex moglie per il mantenimento del figlio: in pratica, vorrebbe ridurre il versamento da 10 a 5 mila euro. Nel ricorso fa presente di essere «disoccupato» da due anni – dal maggio 2019, quando ha lasciato la panchina bianconera – e che la sua situazione finanziaria è cambiata. Il ricorso viene respinto, sia in primo grado sia in appello.
Ma nell’ambito di questa procedura, l’allenatore sostiene di aver scoperto che la ex avrebbe utilizzato i soldi che lui puntualmente versava per scopi diversi rispetto alle esclusive necessità del figlio: l’estratto conto metterebbe in luce pagamenti extra, come la retta universitaria all’estero per la figlia maggiore della donna. A quel punto Allegri deposita una querela in Procura. L’inchiesta viene affidata alla guardia di finanza e coordinata dal sostituto procuratore Davide Pretti. Il magistrato contesta alla donna (difesa dall’avvocato Davide Steccanella) l’appropriazione indebita e la violazione degli obblighi di assistenza genitoriale: in sostanza, secondo l’accusa, avrebbe «distratto» poco più di 200 mila euro in tre anni, dal 2019 al 2021.
Tra le spese contestate ci sarebbero la retta universitaria per la figlia maggiore, l’acquisto di una casa a Livorno nel periodo del lockdown e un investimento finanziario. Il 5 luglio la donna comparirà davanti al giudice per l’udienza preliminare. «Ritengo l’accusa oltre che infondata profondamente ingenerosa per una madre che ha cresciuto nel migliore dei modi il figlio anche del querelante — commenta Steccanella —. Confido nella piena assoluzione». Allegri, assistito dall’avvocato Pietro Gaetano Nacci Manara, sarà parte civile.
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22 giugno 2022 (modifica il 23 giugno 2022 | 08:13)
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, 2022-06-23 20:16:00, L’allenatore della Juventus ha presentato querela dopo aver chiesto al Tribunale di ridurre l’assegno di mantenimento da 10 mila a 5 mila euro, Simona Lorenzetti