Ecco come è possibile riconoscere (e trattare)le allergie sul lavoro

di Antonella Sparvoli

L’esposizione professionale a sostanze allergizzanti frequente ma spesso se ne trascurano a lungo i segnali , con il rischio di far peggiorare altre condizioni preesistenti

L’esposizione a sostanze allergizzanti o irritanti durante l’attivit lavorativa un’evenienza frequente, che pu dare origine a diverse patologie allergiche, dalle riniti alle dermatiti da contatto fino alla pi insidiosa asma. Senza contare che l’esposizione professionale pu aggravare condizioni allergiche preesistenti. Peccato per che spesso il lavoratore tenda a trascurare possibili avvisaglie, con il rischio di peggiorare le sue condizioni. Non solo, a volte pu essere complesso risalire all’origine della patologia allergica.

Medicina del lavoro

Proprio per questo motivo, dalla fine degli anni ‘70 sono stati creati i reparti ospedalieri di Medicina del lavoro dove c’ la possibilit di ricreare le condizioni di esposizione del lavoratore e fare test di provocazione oppure realizzare kit diagnostici su misura. Una parte della diagnostica allergologica nasce proprio nelle Medicine del lavoro perch c’era la necessit non solo diagnosticare una malattia allergica ma anche di capirne l’origine con chiarezza fa notare il professor Paolo Mascagni, direttore dell’Unit operativa complessa di Medicina del lavoro dell’ospedale di Desio Asst-Brianza, struttura che dispone al suo interno di ambulatori specificatamente dedicati alle patologie allergiche sia del lavoratore sia della popolazione generale e componente del Tavolo tecnico Aifa per la preparazione in laboratorio dei test allergologici con sostanze provenienti dal lavoro o dall’ambiente di vita.

Asma

Fra le patologie allergiche che possono insorgere in ambiente lavorativo l’asma professionale la pi nota. Si stima che circa il 15 per cento di tutti i casi d’asma abbia origine proprio nel mondo del lavoro. Assai frequente oggi quella del panificatore, associata all’inalazione delle farine di cereali. Queste farine, insieme ad altri allergeni che provengono dal mondo vegetale e da quello animale, sono frequente causa di allergie respiratorie che poi possono evolvere in asma — spiega l’esperto —. In questi casi una diagnosi tempestiva molto importante perch con terapie mirate si pu fermare la marcia allergica, ovvero questa evoluzione delle manifestazioni allergiche in forme gravi.

Lavoro con agenti chimici

Le manifestazioni allergiche respiratorie pi complesse, per le difficolt che si possono avere per inquadrarle, sono per quelle che insorgono in chi lavora con agenti chimici, come capita per esempio in alcuni settori quali la verniciatura, la produzione di imbottiti e schiumati oppure nei saloni dei parrucchieri. La particolarit di queste patologie allergiche che sono spesso dovute a sostanze con un basso peso molecolare, con un forte potere sensibilizzante, per le quali non sono disponibili sul mercato test specifici. Proprio per questo motivo, per arrivare a una diagnosi, nei nostri laboratori abbiamo dovuto costruire kit per gli allergeni da testare. Inoltre, in casi selezionati, abbiamo la possibilit di eseguire il test di broncoprovocazione specifica, effettuato in una cabina chiusa con volumetria nota dove il paziente inala la sostanza che viene ritenuta responsabile dei suoi sintomi nel luogo di lavoro, metodica principe per una diagnosi precisa, spiega Mascagni.

Dermatiti

Un altro gruppo di patologie di natura allergica che possono insorgere in ambiente lavorativo rappresentato dalle dermatiti occupazionali. Tra queste rientrano per esempio le dermatiti da contatto che si osservano soprattutto tra i lavoratori del cemento, i parrucchieri, chi lavora i metalli nei settori meccanico e metalmeccanico nonch tra gli odontoiatri per l’uso di resine. Una diagnosi precoce molto importante perch pu impedire alla dermatite, all’inizio magari solo irritativa, di evolvere in un eczema allergico perch la cute lesa ha consentito la penetrazione degli allergeni e la sensibilizzazione segnala Mascagni.

Diagnosi

Se si sospetta una dermatite allergica da contatto occorre eseguire i cosiddetti patch test con cerotti contenenti le sostanze allergizzanti applicati sulla schiena per pi giorni per evidenziare l’allergene chiamato in causa. Non sono disponibili test commerciali per tutte le nuove sostanze che il mondo del lavoro introduce. Per questo in alcuni casi siamo a costretti a realizzare nei nostri laboratori i test allergologici di cui abbiamo bisogno — puntualizza Sara Capriata, allergologa e immunologa presso la Medicina del lavoro dell’ospedale di Desio —. La nota positiva per che il paziente allergico, una volta preso in carico dai nostri ambulatori, ne esce con una diagnosi, potendo essere sottoposto a pi esami sia di diagnostica dermatologica che respiratoria gestiti in reparto da un team di medici specialisti.

Rimedi

Dopo una diagnosi precisa, si pu iniziare a combattere l’allergene chiamato in causa con strategie diverse a seconda del tipo di forma allergica. In generale evitare o ridurre l’esposizione alla sostanza incriminata la strategia pi antica e valida, ma non sempre percorribile. In alcuni casi selezionati sono state sviluppate le t erapie iposensibilizzanti, come il vaccino per gli allergici a farine. Molto promettenti sembrano anche farmaci biologici, oggi utilizzabili nel trattamento dell’asma, dell’orticaria e della dermatite atopica.

18 gennaio 2023 (modifica il 18 gennaio 2023 | 10:57)

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