Alunno 17enne guida la protesta dei pendolari e lancia petizione: Sono stufo di arrivare in ritardo a scuola per colpa del treno

Matteo, un diciassettenne di Casale Monferrato e studente del liceo Plana di Alessandria, ha lanciato una protesta contro i continui ritardi dei treni che compromettono la sua istruzione.

Matteo, che viaggia quotidianamente per scuola, affronta ritardi significativi, che vanno oltre un’ora, causando la perdita frequente della prima ora di lezione.

Ogni giorno, Matteo intraprende il suo viaggio alle 6:45, sperando di arrivare a scuola per le 8:00. Tuttavia, i ritardi sono ormai diventati una norma fastidiosa, con almeno uno o due incidenti settimanali. Il problema è aggravato dalla necessità di un cambio a Valenza, che sembra essere un punto critico per i ritardi.

Come segnala La Repubblica, per esprimere il suo disagio, Matteo ha avviato una petizione su Change.org, raccogliendo il sostegno di un centinaio di persone. La petizione riflette il crescente malessere tra i pendolari, molti dei quali sono studenti come lui. In un atto di protesta, Matteo e altri pendolari hanno deciso di non mostrare più i loro biglietti o abbonamenti durante il viaggio.

La frustrazione di Matteo ha trovato eco nella comunità locale. Il ragazzo ha distribuito volantini alla stazione di Casale, raccogliendo la solidarietà di molti altri pendolari, in particolare quelli che utilizzano la tratta Chivasso-Casale. Questa tratta, in particolare, ha registrato numerosi disagi.

Matteo critica apertamente la situazione attuale del trasporto pubblico, sottolineando la contraddizione tra il continuo dibattito sulla mobilità sostenibile e la realtà problematica dei servizi di trasporto pubblico. La sua domanda retorica – “Andremo avanti così fino a quando non arriveranno le auto elettriche a salvarci?”.