Alunno si fa male a scuola, i genitori fanno ricorso e vincono: saranno risarciti. I giudici: La ricreazione richiede una vigilanza ancora più accurata

Un incidente in una scuola primaria, accaduto nel 2017, ha portato a una significativa sentenza legale. Un bambino di 9 anni, durante l’ora di ricreazione, è scivolato sull’erba bagnata, ferendosi gravemente al volto contro un muretto di recinzione.

La madre, allertata dalla scuola, lo ha trasportato in ospedale dove ha ricevuto cure per le ferite subite. Guarigione e conseguenze hanno richiesto circa 20 giorni, lasciando però segni duraturi.

Come segnala Umbria ON, in assenza di un accordo con l’assicurazione della scuola, i genitori del ragazzo, rappresentati da un legale, hanno citato in giudizio il Ministero dell’Istruzione e l’istituto comprensivo. Secondo loro, le lesioni erano attribuibili a carenze strutturali e di vigilanza della scuola. Danni estetici e inabilità del 7% sono stati evidenziati secondo le tabelle Inail.

A sei anni dall’incidente, il giudice ha stabilito un risarcimento di quasi 7.200 euro, più spese legali e di giudizio, a carico congiunto del Ministero e dell’Istituto. La sentenza sottolinea la necessità di maggiore vigilanza durante la ricreazione, soprattutto con alunni molto giovani. Il tribunale ha rilevato che le preoccupazioni riguardo alla pericolosità del muretto erano state precedentemente espresse dai genitori.

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