Ancona, aggressione choc alla parcheggiatrice: «Spogliata davanti a tutti dall’autista di un Suv»

di Nicola Catenaro

Il fatto vicino alla spiaggia di Portonovo. La testimonianza della donna: «Dopo gli insulti, sono stata presa anche a sputi». I carabinieri indagano sulla vicenda

Un’aggressione in piena regola. Con sputi, calci, spintoni e insulti. E, alla fine, la maglietta e il reggiseno strappati, tanto da rimanere nuda di fronte a tutti. Ne è stata vittima un’addetta al parcheggio Lago Grande di Portonovo, nell’Anconetano, solo per aver detto all’autista di un Suv che stava andando contromano. Per questo è stata aggredita verbalmente, minacciata e, infine, denudata. Lei si chiama Cristina Bartoli, lavora nella cooperativa Opera che gestisce l’area di sosta, e giovedì pomeriggio, insieme a un altro collega, lavorava in uno dei tre parcheggi della zona, particolarmente affollato per via del ponte del 2 giugno.

La ricostruzione

Secondo il suo racconto, intorno alle 16.30, il guidatore con la moglie e un’altra donna erano appena usciti dal ristorante e, dopo essere saliti su un Suv, lui avrebbe imboccato a velocità particolarmente sostenuta e, soprattutto, contromano, uno dei tratti che collegano il parcheggio Lago Grande all’uscita delimitata dalle barriere. Il suo collega ha intimato all’uomo di fermarsi avvertendolo dell’errore e lui, per tutta risposta, ha accelerato rischiando di investirlo. Quando finalmente si è fermato, ha detto che quel tragitto lo aveva sempre fatto così aggiungendo in modo provocatorio che, comunque, non dipendeva dalla sua volontà dato che la sua vettura faceva tutto da sola.

«Mi diceva: sono di Ostia»

«Quando ha detto così sono intervenuta — ha proseguito la vittima dell’aggressione — dicendogli che sarebbe stato meglio che non si mettesse alla guida dato che non era in grado di farlo». Il turista, a quel punto, si è sentito provocato e ha reagito con veemenza insultandola e sputandole in faccia e, dopo essere sceso dall’auto, passando alle mani. «Mi ha dato un calcio che ho schivato, quindi mi ha afferrato la mano e strappato il braccialetto mentre continuava a darmi della prostituta, infine mi ha strappato la maglietta e il reggiseno facendomi rimanere nuda. Diceva: tu non sai chi sono io, io sono di Ostia». Altri addetti sono intervenuti in soccorso della collega mentre il turista, rientrato in auto, si è dato alla fuga. Nessuno ha avuto la prontezza di annotare il numero di targa, ma i carabinieri acquisiranno le immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire la vicenda e tentare di risalire all’identità dell’aggressore.

4 giugno 2022 (modifica il 4 giugno 2022 | 19:15)

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