TFS anticipato dall’INPS con tasso di interesse al 1% ma solo per i dipendenti che sono iscritti al Fondo Credito.
Avevamo già annunciato che l’INPS provvederà ad anticipare il TFS/TFR ai pensionati. Senza nessuna distinzione sulla misura scelta per il pensionamento, sia esso anticipato che di vecchiaia. E con un tasso di interesse dell’1% a cui sommare lo 0,5% di spese forfettarie per la gestione della pratica.
Si tratta di una novità che potrebbe interessare molti dipendenti pubblici che accedono o che hanno avuto accesso alla pensione di recente, visto che ormai chiedere l’anticipo della buonuscita alle banche ha un costo che sta diventando quasi proibitivo a causa dell’aumento dei tassi di interesse. Questi ultimi, infatti, andando ad influire anche sul rendistato rendono meno conveniente anche l’anticipo agevolato del TFS/TFR.
Ma per poter richiedere l’anticipo del TFS/TFR all’INPS è necessario che il pensionato sia iscritto al Fondo Credito. L’iscrizione può essere effettuata contestualmente alla domanda di pensione. E, quindi, prima della cessazione. In alternativa è possibile richiedere l’iscrizione al Fondo entro il 31 agosto dell’anno di cessazione dal servizio in via telematica.
Questo particolare, di fatto, porterebbe all’esclusione dal beneficio tutti coloro che sono, ormai, andati in pensione negli anni passati senza effettuare l’iscrizione al Fondo Credito. Perchè la domanda può essere fatta solo nelle due modalità sopra descritte: contestuale alla domanda di pensione o entro il 31 agosto dell’anno di cessazione.
Chi non ha effettuato questo adempimento per tempo, quindi, non potrà richiedere l’iscrizione al Fondo e, di conseguenza neanche il TFS/TFR con il tasso all’1% che l’INPS offrirà, da febbraio, ai dipendenti pubblici.
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