Appello di Luciano, 97 anni: Cerco i miei compagni di classe al liceo

Luciano Giomi non è solo un nonno raccontastorie, ma una finestra viva sul passato. A 97 anni, si ricorda con angoscia dei giorni in cui le leggi razziali del 1938 fecero scomparire due compagni dai banchi di scuola. 

La sua giovinezza, segnata anche da un episodio di ribellione quando fu sospeso per avere dipinto una caricatura su un libro, venne interrotta bruscamente dai bombardamenti su San Lorenzo. “Ero a Villa Borghese, giocando a calcio, e quando tornai, trovai i miei amici preoccupati sotto il mio portone,” ricorda.

Come segnala Il Messaggero, Luciano ha deciso di lanciare un appello su Facebook. La sua richiesta? Ritrovare quei compagni del Ginnasio Liceo Classico Giulio Cesare, con cui aveva condiviso sette anni indimenticabili. Giomi elencato nomi e ricordi, sperando che la magia del web potesse riportargli indietro pezzi di quel passato.

La guerra aveva separato Luciano dal suo amato liceo. Dopo il bombardamento di San Lorenzo, lui e la sua famiglia dovettero lasciare Roma. Ma la vita continuò: conseguì la maturità a Siena, frequentò l’università, sposò e divenne padre di due figlie. La sua carriera lo vide diventare dirigente alla presidenza del Consiglio dei Ministri, specializzandosi in giustizia amministrativa. Ma non solo: Giomi ha anche combattuto al fianco degli Alleati, è stato ferito in guerra, e in seguito ha scoperto una città medievale a Castelvecchio, diventando autore di numerosi libri sull’argomento.

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