Argentina-Croazia e i veleni: «Gli argentini giocheranno sporco per farci saltare i nervi»

di Arianna Ravelli, inviata a Doha

L’accusa di un giornale croato. La strategia dell’Albiceleste sarebbe stata rivelata da un giocatore argentino ai compagni di club. Ma il ct croato Dalic e quello argentino Scaloni non vogliono continuare

I veleni di Olanda-Argentina provano a intrufolarsi anche dentro la prima delle semifinali del Mondiale: con gli argentini che devono rifarsi l’immagine e combattono l’etichetta di canaglie del calcio, ma intanto perdono anche lo speaker ufficiale cacciato dalla Fifa per le intemperanze post vittoria ( quello che legge le formazioni e guida il tifo: ogni squadra ha il suo) e la Croazia campione di regolarit (gi in finale quattro anni fa, quando aveva anche battuto l’Argentina ai gironi) che si guarda bene dal commettere lo stesso errore di Van Gaal provocando Messi e i suoi fratelli.

Gli avvelenatori di pozzi per sono in azione. La storia che ha raccontato il giornale croato Sportske Novosti (e che il sito del Clarin riprendeva indignato) in sintesi questa: un calciatore argentino avrebbe rivelato in chat ai suoi compagni di club in Europa (i quali poi lo hanno fatto sapere ai croati: ma troppo poco per pensare che il telefono senza fili veda agli estremi Lautaro e Brozovic) la strategia dell’Albiceleste, ovvero che tre argentini puntino tre croati, considerati i pi inclini a reagire, per provocarli con falli, frasi sulle mogli, cose cos. Gli argentini vogliono giocare sporco. Abbiamo visto di cosa sono capaci con l’Olanda. Pensano che la nostra gente abbia i nervi deboli e che perder la testa e non si capisce perch qualcuno dovrebbe pensare cos di una squadra formata da giocatori che hanno visto la guerra da bambini, cos fredda da reagire a un gol incassato dal Brasile al 116’ e con un portiere Livakovic che ha parato 4 rigori a questo Mondiale.

Se avranno affumicato il clima lo scopriremo questa sera, ma alla vigilia il ct Zlatko Dalic si concede solo un pacato ho visto cose in Olanda-Argentina che avevano poco a che fare con il calcio, spero non risucceda, ed molto pi propenso a esaltare l’impresa di una nazione da 4 milioni di abitanti che si riconferma al vertice del calcio mondiale: Nessuno lo avrebbe detto: il mio orgoglio massimo. Adesso per vogliamo di pi. Dall’altra parte il moderato Lionel Scaloni — mentre alcuni tifosi si sono tatuati l’immagine di Messi con le mani a conca dietro le orecchie —, vuole uscire dal clich: Basta dire che non sappiamo vincere: in Coppa America in Brasile siamo andati a consolare Neymar e compagni. Sappiamo vincere e sappiamo perdere, come abbiamo fatto qui con l’Arabia Saudita. Andiamo oltre.

Oltre, prima della finale, c’ una squadra organizzata, composta da peones pi peones degli argentini, che ruota attorno a una stella meno stella di Messi, ma, a 37 anni, dalla classe cristallina: Luka Modric, desideroso di diventare la terza M del Mondiale dopo Messi e Mbapp. L’ex bambino che ha visto il nonno Luka come lui ucciso dai serbi, che ha vissuto un’infanzia da profugo a Zara, scartato dai primi club perch troppo gracile, l’unico in grado di interrompere dal 2008 al 2021 il duo Messi-Ronaldo nella conquista del Pallone d’oro (c’ in palio anche questo, stasera), il compagno che tutti vorrebbero al proprio fianco quando serve il coraggio di una giocata difficile e la freddezza dei nervi saldi. Con lui, difficile qualcuno perda la testa.

13 dicembre 2022 (modifica il 13 dicembre 2022 | 07:42)

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, 2022-12-13 07:27:00, L’accusa di un giornale croato. La strategia dell’Albiceleste sarebbe stata rivelata da un giocatore argentino ai compagni di club. Ma il ct croato Dalic e quello argentino Scaloni non vogliono continuare , Arianna Ravelli, inviata a Doha

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