Armani Privé e Arlecchino: Il mio lato giocoso. Chanel, bestiario magico

di Paola Pollo

Le sfilate dell’Haute Couture di Parigi: un quadro di Arlecchino ad aver guidato lo stilista. Giambattista Valli: Il lungo? Le ragazze vestono cos

Parigi – Di cifre nel mondo della couture non si parla mai. Non chic. Ci sono le clienti e ci sono gli abiti a parecchi zeri, che siano tailleur o da gran ballo non importa, che sono pezzi unici fatti a mano. Tradizione, qualit ed esclusivit. Ecco cosa. Poi ci sarebbe la creativit, quella che in teoria dovrebbe regalare il sogno. Da Chanel con Karl Lagerfeld gli ingredienti c’erano tutti. Con Virginie Viard, la stilista che era il suo braccio destro e che ha preso il suo posto, l’ultima voce manca. Eppure dicono che le cifre stiano premiando l’onesto lavoro di questa donna tanto schiva quanto parigina. La sua nuova couture un altro dei suoi esercizi di heritage perfetti: il bianco e il nero, i tweed, i tailleur, i vestiti corti un po’ collegiali, gli short perbene, le tuniche ad A, i tulle ricamati a fiorellini e gli chiffon a foglie, i pizzi incrostati di paillette, le cappe di seta, i robe manteau lunghi ai piedi, le scarpe (decollete o stivaletto) bicolore cos come le disegn madame Coco per accorciare il piede e allungare le gambe. Insomma non un pliss fuori posto. E sicuramente uno sguardo pi interessato (per le proporzioni) alle nuove generazioni. che quando in passerella portano i giganteschi animali (gi, ancora) di legno (dell’artista Xavier Veilhan) ci si aspetta chiss quale sorpresa alla Epeo e il suo cavallo di Troia e invece una volta piazzati, da cani e civette e quant’altro escono, una per gabbia, le modelle cui sopra. Stop. Il bestiario , certo, citato qua e l negli abiti e negli accessori, ma alla fine dello show, la sensazione sempre la stessa, un certo languorino da voglia di emozioni.

Al gran ballo in maschera di Armani Priv c’ tanta luce e leggerezza. Un carnevale dell’animo dove burle e malinconie restano fuori. Piuttosto allegrie spontanee e rilassate. un quadro di Arlecchino ad aver guidato lo stilista. Di questo personaggio ho voluto cogliere — spiega Armani in una nota — l’aspetto composto, pi che burlone. E ci sta, considerando il carattere di quest’uomo che tutto d’un pezzo. Non a caso, la sottolineatura: Non una collezione malinconica, ma leggera, a tratti frizzante e gioiosa, ma non scontata. Dalle parole agli abiti, che non sono promesse mancate. Al ballo immaginato da Armani i vestiti danzano esattamente come il loro creatore vuole: le losanghe di Arlecchino nei colori armaniani (peonia, turchese, smeraldo, blu royal) riflettono e rimandano la luce. I tratti neri che le separano definiscono silhouette precise quasi grafiche o tratteggiano gli abiti accessoriati di gorgiere bianche o velette di tulle. Giacche piccole e gonne ampie, vesti verticali o abiti gioiello che sono capolavori dell’artigianalit: il vocabolario dei pezzi semplice, la preziosit e l’esclusivita della couture sono affidare ai ricami (pav di jais, perline e canutiglie) e ai materiali, sofisticatissimi. Ed subito Venezia. Cos il nome, Rond Armaniano, un ballo in un palazzo rococ: Sono noto come un realista, un pragmatico della moda, ma ho anche io un lato pi eccentrico e fantasioso. La sera ovviamente protagonista. Declinata nelle losanghe di ispirazione anche in nero, tempestate di jais. Tuniche, per lo pi dalle infinite scollature sulla schiena. E poi piccole giacche dai mille bagliori su pantaloni ampi. Capolavori di ricami paziente. Armani esce in giacca di velluto e cravatta fra due ali di modelle, colonne di sensualit e luce.

Pi che una festa una serata fra amiche al Beverly Hills Hotel di Los Angeles quella che ispira Giambattista Valli. Da una foto vera catturata proprio a L.A. lo stilista immagina e crea abiti da sera senza risparmio di tulle e strascichi e ricami e cristalli. Consegna alle sue girl una collezione che come un bouquet di fiori fioriti e profumati e colorati. Non c’ un giorno: con il sole non si sogna. Abiti da red carpet? Macch. Le ragazze oggi si vestono per il piacere di vestire, anche a una serata fra di loro. E se non sono gonne vaporose, corpetti drappeggiati o strascichi principeschi, sono tute aderenti di cristalli. Il minimal non dimora chez Valli: E come potrebbe? Sono cresciuto alla scuola di Capucci.

25 gennaio 2023 (modifica il 25 gennaio 2023 | 09:32)

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