Armi all’Ucraina: dai cingolati M113 ai PzH2000, i mezzi che l’Italia potrebbe inviare

di Marco GalluzzoLa decisione sarà presa in vista del vertice di Ramstein in Germania, martedì. Il governo vorrebbe mandare armi molto più pesanti di quelle finora consegnate. Ma su alcuni mezzi potrebbero esserci delle resistenze da parte dello Stato maggiore In vista del vertice di martedì prossimo nella base americana di Ramstein in Germania, l’Italia sta cercando di fare un salto di qualità nel supporto militare all’Ucraina. Al momento l’elenco del terzo decreto di aiuti militari è ancora in formazione. Ma la volontà di Palazzo Chigi è però quella di mandare alla resistenza ucraina armi molto più pesanti di quelle finora consegnate, come i missili Stinger, contenute nel primo decreto, o in consegna nei prossimi giorni subito dopo il varo del secondo decreto (in approvazione nelle prossime ore). Elenco resterà secretatoL’elenco delle armi resterà in ogni caso secretato, così come avviene anche per gli altri Paesi dell’Unione europea, ma secondo fonti governative vicine al dossier in queste ore si sta facendo una ricognizione dei mezzi di artiglieria pesante disponibili, sia fra quelli già andati in riserva come gli M109, che hanno un calibro 155, sia fra quelli più moderni attualmente in uso dal nostro esercito. In questo secondo caso, sul quale però il nostro Stato maggiore potrebbe fare delle resistenze, il mezzo più avanzato di cui dispone il nostro esercito è il PzH2000 di fabbricazione tedesca, probabilmente il più moderno cingolato semovente al mondo con un obice di calibro 155. Ha una gittata massima di 40 km e una celerità di tiro massima di tre colpi in dieci secondi. Al momento il nostro esercito ne ha disposizione poco più di 70 unità e per questo la cessione di alcune unità agli ucraini è problematica. Ripescare dalla riservaUn’alternativa sarebbe quella di ripescare dalla riserva alcune decine di Sidam25. Un’altra ipotesi al momento in fase di valutazione è quella di inviare cingolati M113 per il trasporto di truppe di fanteria. Il vertice a Ramstein Martedì prossimo, al vertice voluto dagli americani, sono stati invitati 40 Paesi, di cui 20 appartenenti alla Nato. Nella base militare di Ramstein sarà presente il ministro Lorenzo Guerini, insieme ad una delegazione della nostra Difesa. 23 aprile 2022 (modifica il 23 aprile 2022 | 19:00) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-23 17:10:00, La decisione sarà presa in vista del vertice di Ramstein in Germania, martedì. Il governo vorrebbe mandare armi molto più pesanti di quelle finora consegnate. Ma su alcuni mezzi potrebbero esserci delle resistenze da parte dello Stato maggiore, Marco Galluzzo

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