Ucraina, laiuto a Kiev che arriva dallItalia: droni e sistemi satellitari

di Francesco VerderamiL’assistenza ai militari impegnati sul campo passa da un pacchetto di aiuti fuori sacco. Roma contribuisce con informazioni di intelligence e strumenti per un conflitto prolungato cambiata la parola d’ordine tra i partner dell’Occidente: da aiutare per salvarli si passati ad aiutarli per vincere. Ma evidente che il conflitto in Ucraina era e resta una guerra di attrito il cui esito non scontato. A quasi un anno dall’invasione russa non si vedono ancora spiragli per una soluzione diplomatica secondo il ministro della Difesa Guido Crosetto, che entro due settimane formalizzer il sesto decreto di sostegno a Kiev, illustrato ieri per grandi linee al Copasir. Il governo ha deciso di inviare alle Forze armate ucraine un’unit del sistema terra-aria Samp-T dotato di una ventina di missili, insieme a pezzi di artiglieria pesante, carri di movimento e gruppi elettrogeni. Ma nel pacchetto di aiuti ci sarebbe anche una spedizione fuori sacco, non direttamente riconducibile alla lista stilata dall’esecutivo. Fonti accreditate raccontano infatti che a Zelensky verrebbero consegnati droni originati dal progetto israeliano e assemblati in Italia, pi utili a contrastare i droni di fabbricazione iraniana che vengono usati da Mosca. Pi utili e soprattutto pi economici, dato che ogni missile lanciato dal sistema Samp-T costa circa un milione di dollari. Insomma Roma fa quel che pu per sostenere Kiev in vista di un inasprimento del conflitto da parte di Mosca — come dice Crosetto — con massicci attacchi di cielo e di terra. Nonostante l’impegno non sia paragonabile allo sforzo di americani e inglesi, c’ un motivo se all’ultimo vertice Nato il segretario generale del Patto Atlantico tornato a plaudere al contributo italiano. La collaborazione con Kiev sar meno visibile ma non per questo meno importante. A parte l’addestramento delle Forze armate ucraine sul territorio nazionale, Roma fornisce una particolare assistenza ai militari ucraini impegnati sul campo: le loro operazioni contro i russi vengono guidate da remoto grazie a informazioni di intelligence e sistemi satellitari. un’attivit che — sottolineano fonti dei servizi — va avanti dai tempi del governo Draghi. E sul dossier Ucraina, Meloni si muove in piena continuit con il suo predecessore, come riconosce un autorevole esponente dell’opposizione. E come ribadisce il sottosegretario alla Difesa Perego: L’Italia continuer a fare la sua parte a supporto di un popolo aggredito. In attesa di verificare se le previsioni diplomatiche verranno confermate, se cio bisogner attendere l’estate per immaginare l’apertura di una trattativa politica, l’accelerazione militare decisa dall’Occidente con l’invio dei carri armati insieme un segnale a Mosca per anticipare la sua riorganizzazione sul terreno e un visibile gesto di sostegno all’Ucraina. Un gesto, appunto. Perch passer del tempo prima che i tank americani e tedeschi vengano effettivamente utilizzati dagli ucraini sul campo di battaglia. Il governo italiano ha seguito la complicata trattativa tra alleati sull’invio dei carri armati. Rappresentanti della Farnesina raccontano che lo stallo stato superato dopo un’aspra controversia tra Berlino e Parigi. A colpire gli uomini della Difesa stata la decisione di Washington di annunciare l’invio degli Abrams insieme ai Leopard tedeschi. Una scelta delicata, perch — viene fatto notare — se un carro armato statunitense fosse colpito dai russi o peggio finisse nelle loro mani, Putin avrebbe una potentissima arma di propaganda e inoltre potrebbe acquisire conoscenze sul sofisticato sistema tecnologico del mezzo. Tanto basta per capire quale sia la posta in gioco e quale sia lo sforzo dei partner occidentali. Ieri Crosetto ha lasciato intendere che stato dato fondo all’arsenale italiano. In Europa il fondo Epf nelle stesse condizioni: lo strumento con cui vengono compensati i Paesi che forniscono armi all’Ucraina, andr rifinanziato. In un anno i sette miliardi fuori bilancio messi a disposizione da Bruxelles sono quasi terminati. 25 gennaio 2023 (modifica il 25 gennaio 2023 | 23:08) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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