Con la circolare del 7 aprile l’INPS illustra le nuove condizioni dovute alle novità per l’assegno unico derivanti dalla legge di bilancio 2023 per le diverse situazioni familiari, in particolare per i nuclei con figli minori a carico, i nuclei numerosi e quelli con figli disabili. Nella circolare si forniscono anche alcuni esempi degli aumenti relativamente all’ISEE.
Aumenti Assegno unico
Dalla legge di bilancio alcune novità sugli importi dell’Assegno unico.
La circolare spiega che con decorrenza dalla mensilità di gennaio 2023, sono incrementati nella misura del 50% gli importi dell’Assegno unico e universale per i figli a carico di età inferiore a un anno. Il medesimo incremento è riconosciuto anche per i nuclei familiari con almeno tre figli, per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, a condizione che abbiano un ISEE non superiore alla soglia di 40.000 euro.
Viene modificato anche l’importo della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico, prevista dall’articolo 4, comma 10, del decreto legislativo n. 230/2021, che, con decorrenza dalla mensilità di gennaio 2023, viene incrementata nella misura del 50%.
E poi la stabilizzazione, a regime, degli importi più alti che erano stati previsti, limitatamente all’annualità con competenza 2022, in favore dei nuclei con figli disabili.
Presentazione ISEE
Riguardo la presentazione dell’ISEE entro il 28 febbraio, l’INPS fa sapere che procederà in linea generale a calcolare le rate della prestazione di gennaio e febbraio 2023 a valere sull’ISEE 2022.
Per le rate che decorrono da marzo 2023, al fine di determinarne i relativi importi spettanti, sarà presa a riferimento l’attestazione ISEE 2023.
Si ricorda infatti che, nonostante non si dovesse ripresentare la domanda di Assegno unico, resta obbligatorio la presentazione della DSU annuale.
L’INPS fa sapere a tal proposito che per la presentazione dell’ISEE è in corso di rilascio il nuovo Portale Unico ISEE, che consentirà di presentare l’ISEE online, anche in modalità precompilata.
Viene infine chiarito che, se al momento dell’elaborazione della domanda di Assegno unico e universale l’ISEE non sia stato ancora aggiornato, la prestazione sarà erogata con gli importi al minimo di legge, fermo restando che se l’ISEE venisse presentato entro il 30 giugno 2023, l’INPS procederà a un conguaglio d’ufficio garantendo gli importi più elevati della prestazione e i relativi arretrati.
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