Il Governo e il Ministero dell’Istruzione e del Merito vogliono convincere l’Unione Europea a concedere una proroga per quanto riguarda la scadenza del target previsto per avere 70 mila nuovi docenti assunti.
Nonostante stia per vedere la luce un tassello importante per il reclutamento, ovvero il via libera dei percorsi abilitanti, il Governo potrebbe chiedere il rinvio della scadenza prevista per i 70 mila nuovi assunti: queste assunzioni, secondo il Pnrr, dovrebbero avvenire entro il 31 dicembre 2024 ma i tempi ormai sono stretti e non si potrebbe portare avanti il progetto come previsto, riporta Italia Oggi.
Il primo concorso della fase straordinaria
Da un lato, come sappiamo, entro l’estate partirà il concorso riservato ai precari con 3 anni di servizio e ai laureati con 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, che garantirà una parte dei 70 mila immessi in ruolo, ovvero circa 30 mila posti. (non sappiamo ancora se il concorso riguarderà solo la scuola secondaria e quali classi di concorso saranno coinvolte, o anche la scuola di infanzia/primaria nonché i posti di sostegno). I requisiti previsti
Il secondo concorso
Tuttavia, per arrivare alla quota 70 mila bisogna attendere l’altro bando di concorso, ovvero il primo concorso ordinario legato al Pnrr.
Ma questo concorso è legato a doppio filo ai percorsi abilitanti, che ancora non sono partiti e presumibilmente non potranno concludersi prima del prossimo anno accademico. E dunque, appare improbabile arrivare alla scadenza del 31 dicembre 2024, motivo per cui il Governo chiederà una proroga di un anno per consentire ai primi abilitati, di acquisire i 30 CFU necessari e poter partecipare al concorso. Una volta ottenuti i vincitori, questi docenti potranno essere assunti e, dunque, inseriti nella quota di 70 mila previsti dal Pnrr.
Per agevolare il tutto il Ministero potrebbe prevedere l’accesso con riserva dei docenti che stanno per conseguire il percorso dei 30 CFU.
Molti importanti le novità contenute nel decreto PA BIS, che è intervenuto sul sistema di formazione e reclutamento delineato dal D.lgs. 59/17, apportandovi importanti modifiche.
La nuova normativa vede il nuovo sistema di formazione e reclutamento della scuola secondaria di primo e secondo grado come modificato dal DL n. 36/2022 (convertito in legge n. 79/2022), articolato in:
- un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale, corrispondente a non meno di 60 CFU/CFA;
- un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale, cui accedono gli abilitati (ed anche i docenti che, alla data di presentazione delle istanze, abbiano svolto nelle scuole statali tre anni di servizio anche non continuativo, negli ultimi cinque, di cui uno nella specifica classe di concorso di partecipazione);
- un periodo di prova in servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva.
Il concorso docenti si articola in:
- prova scritta
- prova orale
- graduatoria di merito
Le prove concorsuali
Il decreto PA bis, dunque, interviene sulle prove concorsuali delle prossime procedure legate al Pnrr. Ricordiamo che i concorsi sono connessi alle 70mila assunzioni previste entro il 31 dicembre 2024 e che vedranno l’introduzione di prove scritte informatizzate.
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