Atalanta-Torino 3-1, tripletta di Koopmeiners. Bologna-Salernitana 1-1

di Mirko Graziano e Gregorio Spigno

Nel giorno in cui il Gewiss Stadium saluta Ilicic, l’olandese segna le tre reti che portano i nerazzurri in testa alla classifica assieme alla Roma

Il Toro, dal canto suo, esce comunque a testa alta. È squadra, è tosto e ha giocato a lungo alla pari con i bergamaschi. Pagata carissima la sciocchezza di Aina a fine primo tempo, in pieno recupero: entrata da rigore senza senso su Soppy. Granata bravi poi ad «assorbire» anche il 2-0 a inizio ripresa (legnata da fuori di Koopmeiners), a ripartire e ad accorciare con Vlasic (sinistro sotto misura, assist di Pellegri) prima di alzare bandiera bianca ancora su rigore (altra entrata da dimenticare di Lazaro su Lookman). Juric perde Ricci durante il riscaldamento, dentro Seck sulla trequarti, c’è allora Linetty accanto a Lukic nel cuore del campo. Atalanta con Ederson e Pasalic alle spalle di Zapata. I granata fanno la partita, dopo due minuti un tiro sporco di Linetty viene neutralizzato da Musso con un pizzico di ansia. Risponde Zappacosta: altro tiro deviato, e palla di poco a lato. Vlasic e Demba fanno da trampolino per almeno un paio di situazioni pericolose, manca però sempre la giocata finale, l’assist pulito.

Più pericolosa allora l’Atalanta: Milinkovic dice no a Koopmeiners (siluro da lontano) e Zapata (grande risposta con il colombiano a due passi); poi, palo di Demiral che sotto misura non colpisce benissimo su centro di Soppy. Sfortunato il Toro quando Vlasic infila Musso ma viene pescato in fuorigioco per una questione di centimetri. L’equilibrio, prima dell’intervallo, viene spezzato appunto dalla sciocchezza di Aina. Nella ripresa, gol a parte, da segnalare la traversa di Linetty sul 2-0 Atalanta, quindi una sgasata esaltante di Radonjic (inizialmente in panchina per problemi fisici) subito dopo il gol di Vlasic.

L’Atalanta ha anche salutato Josip Ilicic. Una passerella piena d’amore davanti alla sua gente. Lascia l’uomo del poker al Valencia in Champions, uno dei migliori talenti mai passati per Bergamo, il trequartista che mise la sua firma anche nella vittoria di Anfield. Complessivamente, 173 gare, 60 reti e magie a raffica per il 34enne sloveno. Il Toro ha intanto completato il suo mercato, centrando di fatto gli obiettivi principali, anche in uscita. Lasciano infatti la maglia granata Zaza, Izzo e Verdi, ingaggi pesanti, giocatori che non sono di fatto mai entrati concretamente nel progetto Juric. L’ultimo acquisto di Urbano Cairo è invece Yann Karamoh, che va ad aggiungersi, in entrata, ai vari Schuurs, Ilkhan,Radonjic, Miranchuk, Vlasic, Lazaro e Bayeye, senza dimenticare i riscatti di Pellegri e Ricci. Una sessione di peso, qualità e personalità: l’obiettivo minimo è migliorare il decimo posto della scorsa stagione, attaccando seriamente la zona Europa.

Bologna-Salernitana 1-1

Un tempo a testa, un gol a testa: alla fine, tra Bologna e Salernitana il pari è sicuramente il risultato più giusto. Ma per Sinisa Mihajlovic, soprattutto per come è maturato, è un punto che sa di sconfitta: l’allenatore rossoblù ha creduto fino alla fine alla prima vittoria stagionale in campionato, ma a 2’ dal triplice fischio ha dovuto scontrarsi con l’attaccante granata Dia, che — dopo la prestazione da applausi contro la Samp di meno di una settimana fa — si è ripetuto cancellando il vantaggio dei padroni di casa firmato dal solito Arnautovic. Il primo tempo, nonostante due colossali palle-gol sciupate da Sansone, è stato interpretato meglio dagli uomini di Nicola, pericolosi con Coulibaly e con la coppia Dia-Bonazzoli. Il triplo cambio di Mihajlovic ad inizio ripresa ha poi premiato i padroni di casa, che hanno sbloccato al 7’ del secondo tempo con il calcio di rigore conquistato da Sansone e trasformato dal bomber austriaco, che poco dopo ha sciupato il match-point peccando di eccessivo altruismo. E il Bologna è stato punito sul finale: tiro di Candreva, risposta non perfetta di Skorupski e pareggio del senegalese in scivolata. La prima vittoria, per il Bologna, è rinviata.

(in aggiornamento)

1 settembre 2022 (modifica il 1 settembre 2022 | 23:22)

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, 2022-09-01 21:30:00, Nel giorno in cui il Gewiss Stadium saluta Ilicic, l’olandese segna le tre reti che portano i nerazzurri in testa alla classifica assieme alla Roma, Mirko Graziano e Gregorio Spigno

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