Atp Finals, Nadal è fuori, l’erede Alcaraz incoronato re della classifica a 19 anni (è record)

di Gaia Piccardi

I risultati di Torino blindano il ranking del talento di Murcia, che diventa il numero uno più giovane della storia a fine anno. Anche gli Immortali si inchinano. Djokovic, già in semifinale: «Traguardo meritato»

Il re è giovanissimo: da predestinato, a 19 anni e 214 giorni (battuto Hewitt n.1 nel 2001 a 20 anni e 275 giorni) Carlos Alcaraz blinda la vetta della classifica del ranking di fine anno in contumacia. Lui a riposo («Sto recuperando bene dall’infortunio agli addominali, per l’inizio della stagione in Australia sarò al 100%»), gli altri alle Finals a fare a botte. È la combinazione dei risultati di Rafa Nadal e Stefanos Tsitsipas a Torino ad aver consegnato al vincitore dell’Open Usa e di due Master 1000 (Miami e Madrid) il premio di numero uno 2022, che ieri sera lo spagnolo ha sollevato sul campo del Pala Alpitour, promettendo altre battaglie: «Ho tagliato prima di quanto pensassi questo importante traguardo, ma non mi accontento. L’obiettivo è conquistare altri Slam e mantenermi lassù. La costanza di rendimento sarà la chiave del prossimo anno».

Comunque vadano a finire le Atp Finals, e nonostante tre quarti di Slam siano finiti in mano agli Immortali (Nadal a Melbourne e Parigi per la 14esima volta, Djokovic a Wimbledon), ricorderemo il 2022 come una stagione a suo modo rivoluzionaria. Nessuno era mai riuscito a sedersi sul trono del tennis, a compendio dell’anno, all’età di Alcaraz, il n.2 ha 17 anni in più (36), l’onda della nuova Next Gen (la vecchia ha fallito) incalza, i dinosauri si inchinano. Nadal: «Carlos primo in classifica è un’ottima notizia per la Spagna e il tennis». Djokovic: «Risultato meritatissimo». Alcaraz torna in vacanza, arrivederci down under.

Con Nadal evidentemente fuori forma ed eliminato a Torino dalle Finals in seguito alle due sconfitte con Fritz e Auger-Aliassime (fanno quattro sconfitte consecutive con i giovinastri rampanti), la bandiera della vecchia guardia è tenuta alta da Novak Djokovic. Chirurgico e spietato come nei giorni migliori, Novak Djokovic non lascia scampo al russo Rublev (6-4, 6-1) e con il secondo successo a Torino (dopo quello su Tsitsipas) vola in semifinale alle Finals, già raggiunte dal norvegese Ruud. Non si vede chi possa fermare il Djoker, lanciato verso il sesto titolo del Master in carriera (eguaglierebbe Federer) e sollevato dal visto per l’Australia già in tasca. Da gennaio si lancerà alla caccia di Alcaraz, il baby re è avvisato.

16 novembre 2022 (modifica il 16 novembre 2022 | 21:39)

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, 2022-11-16 22:46:00, I risultati di Torino blindano il ranking del talento di Murcia, che diventa il numero uno più giovane della storia a fine anno. Anche gli Immortali si inchinano. Djokovic, già in semifinale: «Traguardo meritato», Gaia Piccardi

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