di Marco Calabresi
Il romano si impone in due set. Lo scorso anno aveva vinto il torneo. Al prossimo turno trova l’americano Kudla
Dalla Germania all’Inghilterra, da Stoccarda a Londra, l’erba resta il giardino di casa di Matteo Berrettini. All’esordio nell’Atp 500 del Queen’s, il romano — campione in carica a Londra e reduce dal successo di due giorni fa — ha sconfitto 6-3 6-3 in un’ora e 36’ il britannico Daniel Evans, numero 31 del mondo ma che arrivava anche lui da un torneo vinto, il Challenger di Nottingham sempre sull’erba.
Non era un esordio facile, quello di Berrettini, contro un avversario affrontato anche lo scorso anno al Queen’s ma nei quarti di finale e non al primo turno. E infatti per quasi tutto il primo set la partita è stata equilibrata. Il doppio fallo che ha dato a Berrettini il break nell’ottavo game è stato un punto di svolta, anche se nel gioco successivo Matteo si è trovato 15-40 al momento di servire per il set. In quel momento, però, è uscito fuori «The Hammer»: quattro servizi devastanti (solo sul secondo Evans è riuscito a toccare la pallina) e set chiuso.
Una mano all’azzurro, Evans l’ha data anche nel primo game del secondo set, con il servizio ceduto per colpa di due doppi falli. Berrettini non si è fatto pregare, ma per tenere tutti i turni di servizio ha dovuto faticare parecchio, mettendo a dura prova la sua tenuta fisica: una palla break annullata nel quarto game, addirittura tre in un ottavo game lottatissimo, al pari di quello successivo (22 punti complessivi) che Berrettini ha chiuso al quarto match point. In totale, 21 ace in nove turni di servizio e cinque game vinti su cinque andati ai vantaggi. Al secondo turno non ci sarà un altro derby contro Lorenzo Sonego, come accaduto a Stoccarda: il torinese ha perso in tre set (6-4 3-6 6-4) contro l’americano Denis Kudla, che era entrato in tabellone dopo il forfait di Andy Murray.
14 giugno 2022 (modifica il 14 giugno 2022 | 21:23)
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, 2022-06-14 19:23:00, Il romano si impone in due set. Lo scorso anno aveva vinto il torneo. Al prossimo turno trova l’americano Kudla, Marco Calabresi