Auto, lEuropa rimanda la svolta elettrica. Attesa per le decisioni della GermaniaE Salvini: Non ci svenderemo alla Cina

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di Francesca Basso, corrispondente da Bruxelles

 Auto, l’Europa rimanda la svolta elettrica. Attesa per le decisioni della Germania

BRUXELLES Potrebbe essere questione di giorni o forse ci vorr di pi. Difficile fare previsioni, dipende da Berlino. Per ora l’approvazione del nuovo regolamento che vieta dal 2035 la vendita nell’Ue di auto e veicoli nuovi a motore endotermico, alimentato a diesel e benzina, rimandata. La rivoluzione dell’elettrico deve attendere. La presidenza svedese, che guida l’Ue fino a giugno, ha deciso di togliere la discussione dalla riunione degli ambasciatori presso la Ue di ieri (era gi successo mercoled) e l’approvazione dall’ordine del giorno del consiglio Istruzione di marted prossimo, ultimo passaggio prima dell’entrata in vigore. Sono per in corso consultazioni per il via libera.

Voto incerto

La decisione svedese nasce dal fatto che l’esito del voto non sarebbe stato sicuro perch per l’approvazione servono 15 Paesi che rappresentino almeno il 65% della popolazione Ue. Italia e Polonia nei giorni scorsi hanno detto che avrebbero votato contro e la Bulgaria che si sarebbe astenuta (vale come un no). Mentre la Germania non ha sciolto la riserva perch il governo tedesco diviso al suo interno. In caso di astensione di Berlino si sarebbe creata una minoranza di blocco: quattro Paesi che rappresentano almeno il 35% della popolazione dell’Ue.

Il ruolo della Germania

Berlino ostaggio dell’ala liberale della coalizione, in cerca di visibilit dopo che nelle recenti elezioni locali ha ottenuto risultati poco soddisfacenti: prima il ministro dei Trasporti Volker Wissing, poi il leader dell’Fdp, Christian Lindner, hanno spiegato che il loro obiettivo far s che auto con motore a combustione interna possano essere immatricolate in Germania dopo il 2035, in particolare sono state chieste alla Commissione rassicurazioni di pieno e chiaro sostegno allo sviluppo degli e-fuel, i combustibili sintetici. Ma i socialisti — partito del premier Olaf Scholz — e i Verdi sono a favore del testo come una parte dell’industria automobilistica tedesca. Intanto Roma esulta. Il rinvio del voto, a data da destinarsi per la premier Giorgia Meloni un successo italiano. In un post su Facebook ha spiegato che giusto puntare a zero emissioni di Co2 nel minor tempo possibile, ma deve essere lasciata la libert agli Stati di percorrere la strada che reputano pi efficace e sostenibile. Ora si tratta di capire come Consiglio e Commissione usciranno dall’empasse.

La neutralit tecnologica

La portavoce dell’esecutivo Dana Spinant ha ricordato che la proposta della Commissione basata sulla neutralit tecnologica e che nel testo c’ un “considerando” che prevede che la Commissione faccia una valutazione dei progressi compiuti per raggiungere l’obiettivo, prendendo in considerazione gli sviluppi tecnologici e l’importanza di una transizione verso emissioni zero equa. Una fonte Ue ieri osservava che la Commissione pu fornire rassicurazioni in merito alla richiesta formulata nel “considerando” ma non pu essere l’arbitro di una discussione interna alla Germania. Gli occhi ora sono sull’incontro di domani, in programma da tempo, al castello di Meseberg tra il premier Scholz e la presidente von der Leyen, ospite del ritiro del governo federale tedesco. Il tema potrebbe non essere ufficialmente in agenda ma sar l’elefante nella stanza.

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03 mar 2023

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