Balneari, Ue: no a monopolio. Meloni: Rinvio delle gare? Non ho cambiato idea

spiagge

di Valentina Iorio23 gen 2023

Balneari, Ue: no a monopolio. Meloni: «Rinvio delle gare? Non ho cambiato idea»

Il diritto Ue richiede che le norme nazionali in materia di servizi assicurino la parit di trattamento degli operatori senza alcun vantaggio diretto o indiretto per operatori specifici, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale e proteggano dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche, ha dichiarato all’Ansa un portavoce Ue sulla possibile nuova proroga del governo per le concessioni balneari. Seguiamo molto vicino le discussioni in corso in Italia sulla legge di concorrenza e sull’impatto sulle concessioni balneari: finora nessuna decisione stata presa per cui non c’ ragione di commentare su questo tema, fa sapere la Commissione Ue ricordando che in corso una procedura (d’infrazione avviata nel 2020 per far rispettare la direttiva Bolkestein, ndr) e siamo in contatto con le autorit italiane per l’attuazione degli impegni assunti. Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia ha spiazzato gli alleati della maggioranza, annunciando di non voler inserire tra gli emendamenti al Milleproroghe quello che mirava ad eliminare il termine del 31 dicembre 2023 per la validit delle concessioni balneari prorogandole senza una fine certa. Mentre Lega e Forza Italia hanno deciso di andare avanti su questo.

Meloni: Serve una soluzione strutturale

Non ho cambiato idea sul tema della difesa dei nostri imprenditori balneari, rispetto a una direttiva che secondo me non andava applicata a quel settore, ha spiegato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso di un punto stampa ad Algeri. Ora il punto capire quale sia la soluzione pi efficace a livello strutturale. Quello su cui sto lavorando una soluzione non temporanea. Stiamo convocando i partiti della maggioranza e convocheremo le associazioni dei balneari prima che si votino gli emendamenti sulla proroga per capire se la proroga la soluzione pi efficace o se ci sono altre soluzioni pi efficaci ma il mio obiettivo mettere in sicurezza questi imprenditori, ha aggiunto.

Ue: le concessioni non fanno parte del Pnrr

Le concessioni balneari non sono formalmente incluse negli obiettivi e nelle milestones del Pnrr, ha chiarito la portavoce della Commissione europea per l’Economia, Veerle Nuyts, durante un briefing con la stampa a Bruxelles. Questa ulteriore affermazione dimostra quanto sia percorribile la strada di una proroga per chiarire lo stato delle cose anche alla luce di una sentenza del Consiglio di Stato piena di errori e della discutibile applicazione della direttiva Bolkestein, ha commentato il vicepresidente del senato Maurizio Gasparri, esponente di Forza Italia. Gasparri ha anche confermato che il suo partito intende introdurre tra gli emendamenti segnalati il proprio emendamento per una proroga che consenta al governo e a tutte le sue componenti di confrontarsi con le associazioni di categoria prima di prendere qualsiasi ulteriore decisione. Il monitoraggio ancora in corso, non stato completato ed fondamentale per verificare se siamo di fronte a una risorsa scarsa oppure no, come noi pensiamo che sia – ha aggiunto. L’impegno di Forza Italia quindi prosegue nel confronto con il centrodestra al quale abbiamo anticipatamente sottoposto le nostre proposte. Le parole della Nuyts ci danno ulteriore ragione.

Lega: no alle gare

Anche la Lega ha confermato la volont di andare avanti con l’emendamento sulle concessioni. Con me la premier Meloni, che dice che si tratta di capire qual la soluzione strutturale pi adatta sfonda una porta aperta: ci che di strumentale si pu fare, va benissimo. Se per portare a gara le concessioni diciamo “no grazie”, ma se per far capire all’Europa che gli stabilimenti balneari non sono un servizio e quindi sono fuori dalla direttiva Bolkestein, siamo disponibili. Bene fare un’analisi complessiva del tema ma per questo ci vuole tempo, ha dichiarato il senatore Gian Marco Centinaio.

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