Barletta conferma Cannito sindaco «Ha vinto la città, perde Emiliano»

I BALLOTTAGGI Mezzogiorno, 27 giugno 2022 – 01:01 Il primo cittadino uscente di centrodestra raggiunge il 65% dei consensi a scapito di Santa Scommegna, di centrosinistra, ferma al 35%. D’Attis: il governatore bocciato di Federico Conte Non ha portato bene l’uscita (e la presenza in campagna elettorale) di Michele Emiliano, governatore della Puglia, perché è Mino Cannito del centrodestra a vincere nettamente la sfida per il Comune. È lui il sindaco eletto con il 65% delle preferenze a scapito della candidata di centrosinistra Santa Scommegna che si ferma al 35%. «Non mi aspettavo un risultato così schiacciante. I cittadini – ha detto Cannito – hanno saputo votare e hanno detto basta ai condizionamenti, a chi pensava di poter governare la città a proprio piacimento. Oggi Barletta è una città libera». Le reazioni«Ha vinto Mino Cannito, abbiamo vinto noi e ha perso Emiliano. Abbiamo vinto noi – esulta Mauro D’Attis, commissario regionale di Forza Italia – perché abbiamo sempre sostenuto Mino Cannito che era e sarà un ottimo sindaco e abbiamo vinto perché abbiamo saputo interpretare la voglia di Barletta di essere liberata dalla cappa clientelare del centrosinistra che governa la Regione. Un risultato straordinario, di cui Forza Italia è stata protagonista con un lavoro costante del nostro senatore Dario Damiani, con l’organizzazione provinciale di Marcello Lanotte e di tutti gli altri dirigenti locali e l’impegno dei nostri candidati. Grazie ai nostri riferimenti nazionali, Antonio Tajani e Licia Ronzulli, che non hanno mancato di far sentire la loro presenza a Barletta, sostenendoci e sostenendo il nostro candidato sindaco. È un momento di gioia e soddisfazione. Bocciata la tracotanza di Emiliano e dei suoi sodali avvezzi all’esercizio di una politica vecchia e ombrosa». 27 giugno 2022 | 01:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-27 14:09:00, Il primo cittadino uscente di centrodestra raggiunge il 65% dei consensi a scapito di Santa Scommegna, di centrosinistra, ferma al 35%. D’Attis: il governatore bocciato,

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